Woody Allen Hollywood ending
2002 » RECENSIONE | Commedia
Con Woody Allen, Téa Leoni
di Claudio Mariani
Questo è il succo della storia, come si può notare è un’ispirazione d’altri tempi, quando bastava avere un’idea del genere per produrre comiche su comiche. Adesso potrebbe risultare una scelta scontata e banale, ma dobbiamo ricordarci che è frutto della verve umoristica di Allen, il che vuol dire niente di scontato. Verve comica che è straordinariamente tornata a far capolino nella sua testa, dopo gli anni settanta disseminati di capolavori del dialogo (Manhattan), degli ’80 in bilico fra il sorriso e il nulla (Hannah e le sue sorelle e Settembre) e a coronamento e in prosecuzione di un decennio (i novanta) in cui sembra di vedere l’Allen dei primissimi esordi, sempre più spassoso e sempre più irriverente, ma con molta più esperienza e con una delicatezza squisitamente retrò.
Con questo film si ride, soprattutto nel primo tempo, l’impressione è che lo si faccia un po’ meno rispetto a qualche film precedente ma la qualità di alcune battute e scene è ai massimi livelli. Assulutamente sconsigliato a chi spera di ritrovare l’Allen impegnato: no, Woody ha deciso di divertirci con film leggeri, che facciano non sorridere ma ridere la gente e che si possano dimenticare in fretta, magari per rivederli poi dopo qualche tempo e ricominciare a divertirsi; poi se qualcuno pensa, come me, che Allen un giorno, magari fra cinque anni, tirerà fuori un capolavoro drammatico, beh, quello è tutto un altro discorso…potrà fregiarsi dell’appellativo di mago delle previsioni che già sento mio!
Intanto godiamoci, senza pretese, ciò che ci offre ora in quest’epoca di buie prospettive.