Woody Allen Celebrity
1998 » RECENSIONE | Commedia | RE-VISIONE
Con Kenneth Branagh, Melanie Griffith, Judy Davis, Joe Mantegna, Leonardo DiCaprio., Charlize Theron
22/09/2021 di Claudio Mariani
Volendo semplificare una narrazione abbastanza ingarbugliata, diciamo che le vicende principali sono sostanzialmente due: quella del protagonista Lee Simon, giornalista, e quella della moglie e poi ex-moglie Robin, e della loro vita da coppia e poi da separati. I due viaggiano all’interno del film, e le loro vicende si intrecciano, in maniera che sembra quasi casuale, con altre di contorno che coinvolgono moltissimi personaggi. Il registro è assolutamente quello della commedia, e il risultato è raggiunto pienamente: tutto è in funzione di essa, anche quel lato simil-malinconico di Lee, che nonostante la fama (sua, benché minima, e di tutti quelli con cui viene a contatto), tuttavia spera di scrivere il “romanzo di una vita”, fuori dalle logiche dell’apparire magari con poca sostanza. Ma le cose si sa, ahinoi, non sempre vanno come vorremmo che andassero, e gli indizi per capire come va realmente il mondo ci sono, soprattutto nella sua relazione con Nola (Ryder), a cui dice in un bellissimo dialogo appena la conosce: “…ho già scritto di te in due romanzi”, anche se non la conosceva ancora. Idealizzazione pura, poi lei si rivelerà essere tutt’altro di quel soggetto letterario partorito da lui. Tutto viene distrutto, e allora rimane solo la fama, la celebrità che il foltissimo cast sfoga senza remore, anche con star internazionali che accettano di prendersi gioco di se stesse. Non per niente il film inizia con una scritta in cielo (Help!) e finisce nello stesso modo: un grido disperato d’aiuto per il protagonista ma forse per tutti quelli coinvolti in questo mondo patinato ed effimero.
Operazione unica nel panorama/Allen, con attori come Melanie Griffith, Joe Mantegna, una quantomai conturbante Charlize Theron, una paradisiaca Winona Ryder, J.K. Simmons e un giovane Di Caprio pre-successo planetario del Titanic di Cameron. Nei ruoli principali invece un Kenneth Branagh bravissimo, anche nello “scimmiottamento” di Allen, perfettamente funzionale alla storia, e una Judy Davis pazzesca, altra prova di un’attrice oltre il livello di moltissime sue colleghe, e quasi mai vista in ruoli comici, come questo, e in cui ci si trova alla perfezione.
Così Celebrity è un semplice e sincero tentativo di parlare di celebrità a tutti i livelli e diversi ambienti (qua addirittura un medico, una scrittrice, etc…), tra gag esilaranti, riferimenti a cose o episodi della vita reale, come per esempio l’ossessione statunitense di quegli anni sul sesso orale (siamo negli anni dell’affaire Clinton), e così via…
In un film il cui unico difetto può essere il bianco e nero del grande Sven Nykvist, bellissimo ma sprecato per questo genere di storia, le critiche non furono risparmiate, ma Allen continua a considerarlo un’opera riuscita, e noi non possiamo che essere completamente d’accordo!