Anima blues<small></small>
Italiana

Eugenio Finardi Anima blues

2005 - EDEL

06/07/2005 di Enrico Ladisa

#Eugenio Finardi#Italiana

Anima Blues è per Eugenio Finardi l’avverarsi di un sogno rincorso tutta la vita: un album che astrae il cantautore milanese dalla dimensione artistica per cui lo conosciamo e che dimostra quanto intenso può essere l’amore per un genere musicale come il blues che o si ha nell’anima o ci si può solo limitare ad imitare.
Fanno parte del progetto undici brani originali e in inglese più una cover della celebre “Spoonful” di Willie Dixon. Le canzoni sono nate nel corso di lunghe session di Finardi in compagnia di musicisti come Pippo Guarnera all’organo Hammond, Vince Vallicelli alle percussioni e Massimo Martellotta alle chitarre. Il contributo autorale della band, la cui musica spesso sconfina apertamente nella jam session, è determinante dal punto di vista dell’affiatamento e complementare alle idee creative di Eugenio FInardi che ha peraltro composto cinque brani assieme al talentuoso seppur giovane, Martellotta.
Lasciando uno spazio minimale alla sperimentazione sonora e conformandosi a regole e stili relativamente rigidi come quelli della musica blues, il progetto si configura come un disco-tributo che cerca opportunamente di non calpestare strade troppo battute e ci riesce molto bene.
Già nel secondo brano, “Heart of the Country”, l’intenzione di Finardi emerge nella sua purezza: “I’m going down to where the blues is from…just to see if I belong / I’m going to stand by that Old Man River tonight, and sing to him my song”. In “Holyland” trova posto una preghiera di riflessione sull’umanità rivolta a Gesù resa musicalmente al meglio con un ritmato gospel. A metà del disco la scelta di affiancare il dolce tema musicale dell’acustica e strumentale “Marta’s Dream” all’elettrica e funkeggiante “Mojo Philtre” creano la giusta contrapposizione che serve a conferire varietà ed a rendere piacevole l’ascolto di un album che si permette anche di importare ritmi latino-americani, come in “Estrellita” in cui la voce di Eugenio Finardi, in un mix di inglese e spagnolo, cerca, forse un po’ forzatamente, di assumere toni waitsiani. In “Barnyard Mama” il cantautore milanese veste i panni di un contadino e si lancia in un sostenuto boogie prima di implorare un dottore per una pillola nel blues alla Robert Johnson, con chitarra e armonica, di “Doctor Doctor”.
La cover di “Spoonful” risulta eccellente per la passionale interpretazione vocale di Finardi e per l’ampio spazio concesso, doverosamente, alle improvvisazioni della slide guitar di Massimo Martellotta che non si risparmia nemmeno nella lunga ed intensa canzone finale, “Sweet Surrender”, brano che potrebbe tranquillamente essere stato scritto negli anni ’60.
“Anima Blues” è quindi un album che, dopo le precedenti produzioni (“Fado” e “Spirito”) da una parte riporta Finardi alla dimensione di autore e dall’altra lo vede confrontarsi per la prima volta con il genere musicale che tra ascolti di Muddy Waters, Robert Johnson e John Lee Hooker lo ha da sempre stregato. Questo importantissimo bagaglio, filtrato attraverso l’esperienza e la maturità artistica di Eugenio Finardi risulta in un LP che può ricordare Led Zeppelin, Cream e Fleetwood Mac (anche se l’impronta americana è decisamente dominante) ma rappresenta comunque un coraggiosissimo e riuscitissimo tentativo di produrre del buon white blues pur essendo distanti migliaia di chilometri dalle terre musicalmente feconde che accompagnano il corso del fiume Mississippi nel Sud degli Stati Uniti.

Track List

  • MAMA LEFT ME|
  • HEART OF THE COUNTRY|
  • PIPE DREAM|
  • LONG WAY HOME|
  • HOLYLAND|
  • MARTA’S DREAM|
  • MOJO PHILTRE|
  • ESTRELLITA|
  • BARNYARD MAMA|
  • DOCTOR DOCTOR|
  • SPOONFUL|
  • SWEET SURRENDER

Articoli Collegati

Eugenio Finardi

Live Report del 09/07/2023

Recensione di Laura Bianchi

Eugenio Finardi

Intervista 25/11/2020

Recensione di Nicola Olivieri

Eugenio Finardi

Live Report del 04/11/2016

Recensione di Fabio Baietti

Eugenio Finardi

Special 25/10/2016

Recensione di Giuseppe Verrini

Eugenio Finardi

Live Report del 19/03/2016

Recensione di Luciano Re

Eugenio Finardi

Fibrillante

Recensione di Giuseppe Verrini

Eugenio Finardi

Live Report del 04/08/2013

Recensione di Laura Bianchi

Eugenio Finardi

Intervista 10/04/2006

Recensione di Maurizio Pratelli

Eugenio Finardi

Il silenzio e lo spirito

Recensione di Maurizio Pratelli