Mescalina:
Il progetto "Anima blues" ha avuto un grande successo …
Eugenio Finardi: Personalmente mi ha dato molte soddisfazioni.
Da oltre vent'anni non mi capitava di essere così coinvolto.
Mescalina: Un
disco nato dal cuore, tu stesso dici che il blues non si suona, si ha.
Eugenio Finardi: Sì, proprio perchè il blues è un sentimento,
uno stato d'animo, con i suoi momenti di magone e di gioia.
Mescalina: Ancor prima di diventare Finardi, negli anni '60',
già suonavi il blues nei club di Milano …
Eugenio Finardi: Infatti l'anomalia è stata fare il cantautore,
io volevo continuare a cantare il rock in inglese.
Mescalina: Anche il disco precedente "Il silenzio e lo spirito"
ha scavato alle radici della musica con brani come "Motherless Child".
Eugenio Finardi: Ho capito che il pubblico mi accettava anche
uscendo dai soliti schemi, quelli vincolati da regole sempre molto distanti
dalle mie idee. Pensa a Wim Wenders: nel suo film "The Soul Of a Man"
ha raccontato le sue radici utilizzando proprio il blues.
Mescalina: Anche
Davide Van De Sfroos si è dato al blues …
Eugenio Finardi: È un momento di grande falsità e il blues è il
nocciolo dell'emotività. Conosco bene Davide e apprezzo la sua musica,
tra l'altro Python Fecchio, il suo chitarrista, ha suonato anche con me.
Mescalina: Il tuo ultimo disco di canzoni italiane inedite è "Accadueo"
del '98 …
Eugenio Finardi: Sì, perchè non ascolto più musica italiana, mancano
progetti veri. Mi piace molto Ben Harper, soprattutto i suoi primi lavori.
Anche il disco che ha fatto lo scorso anno con i Blind Boys Of Alabama
è una splendida idea di affratellamento artistico.
Mescalina: I duetti però sono tanto in voga anche in Italia, tu
stesso già nel 1990 nell'album "La Forza Dell'Amore" cantavi con Ivano
Fossati e Ligabue.
Eugenio Finardi: A me piacciono solo se sono confronti stimolanti,
scambi di idee, anche per non trovarsi da soli alle prese con un foglio
bianco. In Italia c'è molto calcolo, è solo un businnes studiato a tavolino.
Mescalina:
Dal tuo esordio sono passati oltre trent'anni e molte cose sono cambiate.
Eppure la "tua" musica è ancora sinonimo di passione.
Eugenio Finardi: Sì, purtroppo è cosi. Nei momenti in cui non avevo
stimoli, ho preferito aspettare per ritrovare l'entusiasmo indispensabile
per scrivere e suonare.
Mescalina: Tu
hai saputo interpretare l'amore, non solo per una donna, penso a "Mio
cucciolo d'uomo" o "A mio padre", ma anche a "Come in uno specchio", in
modo unico.
Eugenio Finardi: Mi fa molto piacere che tu abbia sottolineato
le varie declinazioni dell'amore. Viviamo per l'amore e l'amore è tante
cose insieme. Anche voglia di capire ed esplorare, la mia produzione è
un sorta di diario del mio percorso.
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