All That Was East Is West of Me Now<small></small>
Americana • Songwriting

Glen Hansard All That Was East Is West of Me Now

2023 - Spin Go

19/10/2023 di Laura Bianchi

#Glen Hansard#Americana#Songwriting

La storia del cantautore irlandese Glen Hansard è nota: busker, uno dei protagonisti del film di culto The Commitments, leader della band The Frames, autore della colonna sonora del film di culto - un altro - Once, e vincitore dell'Oscar come miglior canzone, insieme a Marketa Irglova, con cui, oltre ad avere una liaison, ha formato per qualche tempo il duo The Swell Season, recentemente ricompostosi per un breve tour, ha duettato con Eddie Vedder e Bruce Springsteen, mantenendo sempre un approccio diretto e spontaneo, un profilo basso, e continuando a vivere nella campagna irlandese, crescendo suo figlio e coltivando la terra.

Un artista celebrato in tutto il mondo, ma anche un antidivo, che prosegue il proprio percorso in modo coerente, disinteressandosi di logiche commerciali e calcoli mainstream. È così anche il  quinto disco da solista, All That Was East Is West Of Me Now, nato da una serie di cinque concerti organizzati da Hansard con il passaparola in un piccolo pub del suo paese, nel corso del novembre 2022. "Una canzone diventa ciò che è solo attraverso la testimonianza", dice Hansard, e in presenza di un pubblico "la canzone trova una strada diversa". Il cantautore spiega: "Non lo dissi a nessuno. Ci sistemammo in un angolo e suonammo per la gente del posto, alcuni dei quali ascoltavano solo a metà. Un insieme di contadini e operai, giocatori di freccette, squali di biliardo. Ogni settimana suonavo due ore di canzoni nuove, alcune finite, altre ancora in fase di elaborazione. Attraverso questo processo mi sono reso conto di ciò che avevo e di ciò su cui dovevo lavorare ulteriormente, di quali canzoni erano valide e di quali lo erano solo nella mia immaginazione. Le mie scelte si sono consolidate subito. È stato come se l'album fosse apparso in quel bar. E non prima". Alla fine dei live, il disco ha preso forma e sono iniziate le registrazioni con il collaboratore di lunga data David Odlum nel suo studio alla periferia di Dublino.

Così è Hansard, prendere o lasciare: un uomo autentico, che si è trovato a festeggiare i fatidici cinquant'anni in lockdown, con un'emozionante diretta Instagram da casa sua, a cui hanno partecipato migliaia di followers da tutto il mondo, oltre all'amico Vedder, e che si è trasformata in un concerto corale, ricco di gioia e di speranza; un artista che da decenni canta l'amore, la vita, i valori spesso frustrati da questi tempi difficili, e che, a cinquantatré anni e con un figlio di quasi uno, comprende non solo, come indica il titolo, "che c'è più passato che futuro", ma rifiuta il fin troppo facile pessimismo, cercando di non guardare al passato con nostalgia o rimpianti, bensì al futuro con fiducia ed energia. Come canta in There's No Mountain, il messaggio è:  "But we climbed it, and we scaled it And when the wind and the weather were with us I knew we wouldn't fail And we see it, and we take it And if we fall by the side at least we'll know that we tried To leave a little light on our way".

Fra i riferimenti, espliciti o meno, della formazione musicale del cantautore ci sono non solo Leonard Cohen (ascoltare la voce e il dialogo col piano e col coro in Sure as the Rain) e il quasi conterraneo Van Morrison (il soul schietto di Bearing Witness), oltre all'ispirazione springsteeniana in ballate come Short Life,  ma, in questo lavoro, si notano qua e là ballate di stampo dylaniano con un approccio blues, che fa pensare non solo a Neil Young, ma anche all'indimenticato Jason Molina ai tempi dei The Magnolia Electric Co., soprattutto nell'energica The Feast Of St. John, in cui la partecipazione di Warren Ellis (braccio destro e violino di Nick Cave) dà uno spessore elettrico e scuro a una cadenza celtica: il canto di una banshee. che non avrebbe sfigurato nella colonna sonora di Gli Spiriti dell'isola

Nella canzone, anche se viene subito detto che "And I'll be with you brother if good fortune allows 'Cause all that was east is west of me now", tuttavia l'invito è esplicito: "don't go down when you're lit on by sorrow And, oh, don't take that shit on". Perché fra Hansard e noi c'è la musica, come canta proprio in Between us there is music, e niente e nessuno potrà mai cambiare il modo in cui il musicista ha concepito il proprio percorso, artistico, etico e umano. Disco da ascoltare coi testi vicini, per comprenderne meglio il messaggio, lo scopo, il senso per ciascuno di noi.
E la storia di Glen Hansard, busker della vita, cantastorie delle nostre storie, continua...

Tra poco lo ascolteremo in concerto anche in Italia,  Paese con cui ha un legame speciale, per un'unica data al teatro Dal Verme di Milano, il 12 novembre; non perdiamocelo. 

Track List

  • The Feast of St. John
  • Down On Our Knees
  • No Mountain
  • Sure as the Rain
  • Between Us There is Music
  • Ghost
  • Bearing Witness
  • Short Life
  • Reprise

Articoli Collegati

Glen Hansard

Live Report del 12/11/2023

Recensione di Giovanni Sottosanti

Glen Hansard

Live Report del 01/07/2023

Recensione di Giovanni Sottosanti

Glen Hansard

Live Report del 12/11/2019

Recensione di Giovanni Sottosanti

Glen Hansard

Live Report del 26/07/2019

Recensione di Laura Bianchi

Glen Hansard

This Wild Willing

Recensione di Laura Bianchi

Glen Hansard

Between Two Shores

Recensione di Marcello Matranga

Glen Hansard

Didn`t he ramble

Recensione di Laura Bianchi

Glen Hansard

Live Report del 06/07/2013

Recensione di Laura Bianchi

Glen Hansard

Live Report del 20/02/2013

Recensione di Laura Bianchi

Glen Hansard

Live Report del 18/07/2012

Recensione di Laura Bianchi