L`ultimo dei Nobraino<small></small>
Italiana • Alternative • indie-rock

Nobraino L`ultimo dei Nobraino

2014 - Warner

25/02/2014 di Arianna Marsico

#Nobraino#Italiana#Alternative #Indie-rock

L’ultimo dei Nobraino in parte riprende la strada un po’ più malinconica accennata da alcuni episodi di Disco d’oro (2012), come Bunker: Nobraino oltre alla Romagna in fiore attraversano nebbia in Val Padana. Almeno questa è l’impressione che arriva ascoltando Esca viva cupa, che anche nel ritornello mantiene molta amarezza.

Lo scrittore recupera brio e coniuga romanticismo ed ironia “Serve l'amore per scrivere miliardi di poesie piene di rose e di tutte quelle altre smancerie analfabetiche rime senza originalità”. Il circo torna festante con il singolo Bigamionista, un tripudio di fiati da banda di paese (intesa nella sua accezione migliore e più festosa) ed un finale degno di Titti di più. Un’altra ancora è una sorta di Cecilia al contrario. Michè addirittura tira in ballo La ballata del Miché di Fabrizio De Andrè, fornendone una versione dei fatti che si tinge di giallo; Via Zamboni  trascina nella frenesia della zona universitaria di Bologna, con le sue melodie sgangherate e la sirena della polizia di sottofondo. Sotto al letto delinea scene da commedia, con un tradimento scoperto tra venature quasi ska.

Luce ricorda molto Una ragazza in due de I Giganti e porta un tocco di poesia in questo disco, con la voce di Lorenzo Kruger che per un attimo abbandona il suo consueto tono beffardo. Il muro di Berlino dipinge delicatamente lo sbriciolarsi di un amore sulle utopie e le contraddizioni che il Muro rappresentava. Endorfine a passo di danza narra la diffusione delle dipendenze, che sia droga o gioco, ovunque, alleggerendo il dramma con il ritmo un po’ alla Pet Shop Boys del ritornello.

Jacques Pérvert  a ritmo latino-americano prende in giro non tanto il poeta francese quanto le perversioni e distorsioni della vita sessuale moderna. Rallentare a Pietracuta  è un brano di cadenze quasi caposseliane e spaghetti-western. Il semaforo invece celebra e ridicolizza il totem moderno delle nostre ore di punta: il brano inizia con un parlato robotico  e prosegue con cori finto – solenni che sottolineano l’assurdità di certe ossessioni odierne.

Bella Polkona giusto alla fine  l’episodio più riuscito. Esilarante e velenosa  nel prendere di mira campanilismi e vecchie glorie “qui non siamo più al nord, non ci vogliono al nord, nonostante Amarcord”  è il miglior ritratto della giocosità romagnola che si potrebbe avere.

Nel complesso L’ultimo dei Nobraino si muove sulla falsariga degli altri lavori del gruppo, nel crinale tra il sorriso e la lacrima. Nulla aggiunge o toglie alla loro produzione e ancora una volta, per una piena valutazione delle potenzialità dei brani, ci si riserva l’ascolto dal vivo, dove alle note si aggiungono la magia delle acrobazie e una verve che su disco non trova completa espressione.

Track List

  • Esca viva
  • Lo scrittore
  • Bigamionista
  • Un’altra ancora
  • Michè
  • Via Zamboni
  • Sotto al letto
  • Luce
  • Il muro di Berlino
  • Endorfine
  • Jacques Pérvert
  • Il semaforo
  • Rallentare a Pietracuta
  • Bella Polkona

Articoli Collegati

Nobraino

3460608524

Recensione di Carlotta Garavaglia

Nobraino

Live Report del 14/03/2014

Recensione di Francesco Bove

Nobraino

Live Report del 26/12/2012

Recensione di Arianna Marsico

Nobraino

Disco d'Oro

Recensione di Arianna Marsico

Nobraino

Intervista 06/06/2011

Recensione di Annalisa Pruiti Ciarello

Nobraino

Live Report del 05/06/2010

Recensione di Arianna Marsico