Nobraino Disco d'Oro
2012 - MArteLabel
Detto questo, le briciole non vanno certo intese come scarti. I nostri abbandonano il mondo colorato e freak che trovavamo ne La giacca di Ernesto. Il loro suono circense e bislacco incornicia testi più malinconici o sarcastici che mettono in luce le miserie di quest’Italia moderna (messa già in ridicolo nella cover distorta de L’italiano di Toto Cutugno che la band propone dal vivo). Ne è una prova Tradimentuz.
Dietro il titolo da Sturmtruppen, la leggerezza del refrain ed il violino di Laurence Cocchiara, si cela l’amarezza di chi si scopre “figlio di un volgare tradimento” e di chi“tra un rigore e una rissa in Parlamento, si distraeva sulle gambe compiacenti di mammà”. Poi ecco la rincorsa al successo sempre e comunque, con i ritmi sfrenati e vintage di Record del Mondo.
Il Mangiabandiere con il suo andamento tra la marcia e il coro da stadio incarna alla perfezione il dissenso contro lo spirito “Armiamoci e partite” della nostra classe dirigente. Cesso di vivere lenta e maestosa si rivela addirittura drammatica nei contenuti( “davvero devo estinguermi, davvero devo andarmene così...”). Con Il Minotauro si torna alla poesia e ad atmosfere più trasognate, inebrianti come lavanda appena colta.
Il lavoro nel complesso segna un distacco da No USA! No UK! (2010) più che dal punto di vista sonoro da quello testuale, cercando una maggior profondità e teatralità nelle parole (sentite Bunker).
Con Il Disco d’Oro i Nobraino provano a crescere, pur volendo restar leggeri come passo di danza.