Rock n roll<small></small>
Americana

Ryan Adams Rock n roll

2003 - Lost Highway/UMG

02/02/2004 di Antonio Avalle

#Ryan Adams#Americana

Ho sempre seguito con ammirazione l’iter artistico di Ryan Adams fino a quando mi sono ritrovato ad acquistare a scatola chiusa “Rock N Roll”, il primo album di una trilogia piazzata sul mercato dalla Lost Highway tra novembre e dicembre.
Sulla fiducia di un passato di tutto rispetto, trascorso con i Whiskeytown e diviso tra buoni lavori pubblicati da solista, mi sono fiondato su “Rock N Roll”. Il primo passaggio frettoloso in autoradio mi ha lasciato impietrito ... oltre alla spesa del cd in questione, mi sono chiesto che cosa stava accadendo ad un fenomeno come Ryan Adams.
Ho riconosciuto il mio errore, consapevolmente costruito sulle buone notizie, che erano circolate sulle nuove canzoni di Ryan. Ma quelle canzoni erano invece destinate a “Love is Hell”, album inizialmente respinto dalla casa disgografica perchè ritenuto cupo e lunatico. Pertanto, quasi provocato, Ryan Adams è entrato in studio e in una dozzina di giorni ha confezionato, seppur divertendosi, il suo compromesso commerciale. La stessa scelta del titolo sembra anonima e affrettata. Anche se la scritta “RNR” sulla copertina, guarda caso al contrario, pare voglia significare un cambio ironico di direzione artistica. Una mera dimostrazione dell’esuberanza e della caparbietà di Ryan, che mostra i muscoli nei confronti di chi ai suoi concerti chiede a squarciagola canzoni di Bryan Adams.
Risultato? “Rock N Roll” avrà sostato un paio di volte nel mio lettore. Una raccolta di luoghi comuni ripresi un po’ dovunque tra Nirvana, Stones e, perchè no, Stooges. Un bel bignami per un’asettica esercitazione in studio priva di sentimenti.
Per carità il tutto è suonato con mestiere, ma decisamente non funziona per uno come Ryan Adams.
L’evidente sensazione è quella di una minestra riscaldata un milione di volte, un apparente buon piatto insipido che lascia tanto tanto appetito. “Rock N Roll” si è mostrato una mera manna per le riviste che erogano invece copertine con i tanti Strokes, Oasis, Jet, dove è stato premiato tra i migliori album dell’anno. E io aggiungo che sfigurerebbe al fianco dell’emozionante “Elephant” dei White Stripes.
Monotono e ripetitivo, fondato sulla potenza di tante sprecate schitarrate e cantato con l’ansia di un esordiente, “Rock N Roll” è indubbiamente un opera scarsamente compiuta e soprattutto poco ragionata ... ma questo alle case discografiche quanto importa?

Track List

  • THIS IS IT|
  • SHALLOW|
  • 1974|
  • WISH YOU WERE HERE|
  • SO ALIVE|
  • LUMINOL|
  • BURNING PHOTOGRAPHS|
  • SHE’S LOST TOTAL CONTROL|
  • NOTE TO SELF: DON’T DIE|
  • ROCK’N’ROLL|
  • ANYBODY WANNA TAKE ME HOME|
  • DO MISS AMERICA|
  • BOYS

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