Le scarpe rosse<small></small>
Italiana • Alternative • Folk

Ila & The Happy Trees Le scarpe rosse

2015 - Autoprodotto

18/11/2015 di Laura Bianchi

#Ila & The Happy Trees#Italiana#Alternative

“Prendi la tua tristezza e buttala via/ poi prendi i giorni neri e lasciali andare”: in questo verso, presente in Antonio, una delle tracce migliori del nuovo cd di Ila and the Happy Trees, Le scarpe rosse, è forse racchiusa tutta la filosofia della cantautrice ligure, ormai bergamasca di adozione. Al suo terzo album, rigorosamente ed orgogliosamente  autoprodotto, Ila si conferma una delle penne più felici della sua generazione, ispirate e schiette, rigorose e poetiche.

Accompagnata dei suoi fedeli Alberi Felici, Teo Marchese (batteria e percussioni), Lorenzo Fugazza (chitarre, ukulele, mandolino) e Paolo Legramandi (basso), Ila intesse con l'ascoltatore un dialogo fitto e spontaneo, alternando italiano a inglese, ricorrendo a sonorità essenziali con sentori di afro e world music, dalla ricerca musicale raffinata, ancorché dissimulata sotto un'apparente facilità (e non a caso, felicità sembra un suo anagramma...).

Che l'ascoltatore si senta chiamato in causa non è una semplice impressione: frequenti sono i casi in cui Ila lo interpella dandogli del tu, stimolandolo con domande dirette, senza appello (che senso ha avvelenare ogni momento? che senso ha non amare ogni momento?), e chiedendogli di lasciarsi andare alla contemplazione dell'attimo, della vita, con tutte le sue contraddizioni e i suoi incanti.

In inglese, per indicare l'esigenza di "mettersi nei panni" degli altri, si dice "walk in my shoes"; mettiamo allora le scarpe rosse di Ila, le stesse di un uomo senza memoria (come nel bellissimo pezzo omonimo, soggetto di un video efficace, recitato dall'attore emergente Rafael Didoni), e immergiamoci in un'atmosfera di rasserenante quotidianità, fatta di piccoli gesti e di gioie semplici, calde e fresche insieme, ricche di echi delicati. Ila riesce a impreziosire di personalità originale anche brani altrui, come All apologies di Kurt Cobain, che costituisce una parte di un discorso, e non un omaggio estemporaneo all'idolo di turno, e regala all'ascoltatore quattordici tracce di piacevole ascolto e di meditazione profonda e proficua.

Everything will be allright, canta Ila in I will wait; un auspicio, un messaggio, un segno di uno stile di vita che non si può che apprezzare.

Track List

  • Stop This Fire
  • L’uomo Senza Memoria
  • Dovessi Andarmene
  • Hai Mai Pensato
  • My Way Home
  • Antonio
  • I Will Wait
  • Non Sono Il Tuo Nemico
  • Ho Paura (featuring Edoardo Cerea)
  • Diverso
  • Lasciala Andare (featuring Israel Varela)
  • Dream Now
  • All Apologies (cover Nirvana)
  • The Man Who

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