Cousin <small></small>
Rock Internazionale • Rock

Wilco Cousin

2023 - dBpm

09/10/2023 di Pietro Cozzi

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Abbondantemente diffuso sul territorio italiano, il carsismo è un fenomeno geologico di dissoluzione della roccia calcarea provocato dall'acqua piovana, che scava grotte anche profondissime. In condizioni particolari l'acqua può tornare in superficie a decine di chilometri di distanza, facendo sgorgare fresche e inaspettate risorgive. È un po' quello che succede ascoltando questo Cousin, tredicesimo episodio della saga Wilco, la band che ormai veleggia verso il terzo decennio di storia. La musica sembra inabissarsi molto presto nella memoria, patendo soprattutto il confronto con quella molto più definita e riconoscibile (anche se certamente non canonica...) del recentissimo Cruel Country (2022). L'impressione è quella di una persistente monotonia di fondo, di una mancanza di dinamiche, di una possibile carenza di ispirazione. Ma proprio come capita con le risorgive carsiche, dopo ripetuti ascolti ecco che “il cugino” che non sapevi di avere sbuca fuori dove e quando non te l'aspetti, svelando la sua personalità e il suo carattere. Per proseguire con la metafora geologica, la superficie della musica non è dunque così piatta e liscia come sembrava, ma si rivela al contrario ricca di porosità tutte da esplorare. Il tessuto sonoro ci appare ora raffinatissimo, tappezzato di intarsi delle chitarre e di ben calibrati cambi di ritmo. Le dieci tracce acquistano una loro più chiara riconoscibilità, soprattutto dopo aver accettato e condiviso lo stato d'animo e il “clima” che caratterizza tutto il lavoro, più simile a una brezza leggera che a un temporale.

Un disco dei Wilco è sempre una grande avventura, un viaggio di scoperta in un mondo ignoto, e anche Cousin non poteva fare eccezione, anche se per diversi aspetti resta un capitolo a sé. Dopo la fresca e corroborante boccata d'aria di Cruel Country la band imbocca di nuovo la strada della ricerca e dello sperimentalismo, affidandosi alla produzione esterna di Cate Le Bon, visionaria musicista gallese dalla vena art-pop. Ma senza esagerare: la loro discografia annovera ben altre alzate di ingenio e inaspettati “colpi di testa” che non è certo il caso di elencare qui. Cousin è piuttosto una parentesi, una divagazione meditabonda, una controversa e spesso un po' criptica riflessione di Jeff Tweedy sui suoi tormenti psichici, senza rinunciare a lanciare segnali di speranza e di ottimismo, come nell'iniziale Infinite Surprise e nella finale Meant To Be. Un disco non di prima fila nella carriera della band, che sta fuori dal mazzo dei loro capolavori ma che è sicuramente migliore della produzione degli anni Dieci, quella successiva a The Whole Love.

Si parte alla grande con l'affascinante parabola di Infinite Surprise, un pezzo a combustione lenta che arricchisce pian piano il riff e il ticchettìo di sottofondo. Poi ci si rinchiude nella monotonia melodica (quasi un parlato) di Ten Dead, guidata dal piano e screziata dalle chitarre, e nella forma-ballata più canonica di Levee; la prima ha in verità un suo climax, seppur dissimulato. Seguono il singolo Evicted, troppo routinario per entusiasmare, anche se è l'unica concessione a ritmi più sostenuti insieme alla title track. La dolcissima Sunlight Ends ruota intorno a una fredda drum machine e all'eco di un groviglio di note di provenienza incerta. Lo stesso stratagemma ritorna nella successiva A Bowl and A Pudding, dove sembra quasi di ascoltare un clavicembalo; anche qui la progressione emotiva c'è, basta avere orecchie e cuore per sentirla. Il finale è in crescendo, con un netto recupero del gusto melodico (Soldier Child e soprattutto Meant To Be) e un piccolo saggio in puro Wilco-style come Pittsburgh: giro di chitarra ammaliante ma subito “congelato” da un sintetizzatore molesto, malinconia come se piovesse dal cielo e breve inserto psichedelico-free. I’m a flag where the wind won’t blow/I’m a kid that never grows”, canta Tweedy. In attesa che il vento torni in poppa, sospiriamo anche noi con il nostro nuovo cugino.
 

Track List

  • Infinite Surprise
  • Ten Dead
  • Levee
  • Devicted
  • Sunlight Ends
  • A Bowl and A Pudding
  • Cousin
  • Pittsburgh
  • Soldier Child
  • Meant To Be

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