Il fatto che Taj Mahal rappresenti una delle più importanti figure blues viventi (con diversi grammy sulle spalle), che dal vivo riesca spesso ad avvalorare il proprio talento e che negli ultimi quindici anni non abbia pubblicato nessun concerto ufficiale, amplifica decisamente l'interesse per questo doppio cd Live from Kauai con la Hula Blues Band (con cui aveva già collaborato egregiamente in studio nel 97).

Pertanto questo concerto svoltosi alle Hawaii sembra davvero trascendere le passate esperienze tra i musicisti: blues, r&b, folk, reggae, old time music, calypso e hawaian music, un mix musicale inebriante incorniciato da arrangiamenti multicolore e dall'interpretazione magistrale del suo autore; i centotredici minuti di Live from Kauai prendono vita sotto un grande padiglione dove si respira la brezza dell'oceano pacifico, tra flauti, ukulele e chitarre acustiche, si alternano una ventina di musicisti, spesso si ha la sensazione di sentir la gente ballare incantata, ondeggiare insieme, rapita da profumi esotici e ricami floreali.

Doverosa la citazione dei musicisti e delle strumentazioni per farsi un'idea sonora del concerto: Taj Mahal (voce, chitarra, banjo), Poncho Graham (contrabbasso), Pat Cockett, Carlos Andrade, Willy K (ukulele), Kester Smith (batteria), Roger Glenn (vibrafono, sax, clarinetto, flauto), Mike Kawa (12 string guitar), Bobby Ingano (Lap Steel), Kirby Keough (chitarra), Aurora Kawa (hula), Sabra Kauka (blessing trumpet).

Il repertorio affrontato durante i due concerti sold-out del 7 e 8 febbraio 2015 raggruppa ottimamente capitoli rappresentativi di Taj Mahal ma anche cover e standard blues. Il primo disco ha una sequenza davvero straordinaria, tutto gira spesso in modo ispirato con gli strumenti che fioriscono note su note al servizio di un blues fresco, rigoglioso e in piena sintonia con la lucente e colorata copertina del doppio cd. 

I blues energici della prima parte Good Morning Miss Brown, Done Change My way of Living e Gonna Move dettano le coordinate ma la versione reggae di Corinna (scritta da Jesse Ed Davis), proveniente dal secondo capolavoro The Natch'l Blues (1968), è a dir poco splendida, riesce ad evocare magicamente forza della tradizione e umile, sensibile passionalità. Dopo il suadente standard blues Betty and Dupree si rimane storditi in bellezza dalla sua ennesima cover di Fishin'Blues, classico country blues anni trenta del leggendario Henry Thomas stavolta arricchito da vari assoli strumentali e da un arrangiamento di sopraffina esecuzione. Altrettanto splendida Queen Bee (un classico del nostro) che viene rigenerata con circolari rintocchi di vibrafono, maggior estro folk ed energico candore; di contro un po' dozzinale la versione velocizzata, danzante del classico calypso Everybody is Somebody (di Winston Bailey).

Il secondo cd è più debole, ci sono diversi pezzi strumentali di hawaian music (vedi l'iniziale Twilight in Hawaii, 5 String Banjo, Secret Island, e sopratutto la classica Sleep Walk), qualche pezzo minore, la discreta versione di Johnny Too Bad (della band reggae degli Slickers) e l'effetto sonnifero della mielosa ballad Moonlight Lady, ma i due pezzi finali ripagano ampiamente di certe incertezze (o leggerezze). Ebbene Lovin' in My Baby's Eyes ribalta completamente la versione originale del nostro (qui in gran forma) per farne un qualcosa di veramente coinvolgente e gioioso, sorretta da un arrangiamento reggae di gusto squisito che ondeggia tra acustici arpeggi di chitarra, clarinetto, flauto e lap steel, una gemma incantevole. Infine altrettanto mirabile, con vivaci cinguettii di flauto in evidenza, l'interpretazione sentita del traditional Blackjack Davey.

Su binari di scolpita qualità e piacevolezza dove lo scorrere della musica si adagia su una perfetta registrazione audio, Taj Mahal si conferma ligio bluesman di ampio raggio, interprete eclettico anche in contesti musicali di varia estrazione, in questa performance hawaiana riesce ad esprimersi in modo particolarmente caloroso e spontaneo. Gli assordanti applausi finali lasciano al grande musicista di Harlem la consapevolezza di aver regalato al pubblico di quella sera un concerto degno di essere ricordato.... appunto, con un lussureggiante doppio cd live: Live from Kauai.

 

 

 

Track List

  • Good Morning Miss Brown
  • Coconut Man
  • Corinna
  • Done Changed My Way of Living
  • Betty and Dupree
  • Fishin` Blues
  • Queen Bee
  • Gonna Move to the Country, (Paint My Mailbox Blue)
  • New Hula Blues
  • Everybody is Somebody
  • Twilight in Hawaii
  • Johnny To Bad
  • 5 String Banjo (Roscoe`s Mule Down in Roscoe`s Barn)
  • Moonlight Lady
  • King Edward`s Throne
  • Sacred Island
  • Holoholo Ka`a
  • Sleep Walk
  • Lovin` in My Baby`s Eyes
  • Blackjack Davey

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