YOU CAN DREAM IT IN REVERSE<small></small>
Italiana • Alternative • indie, rock, indie-rock, alt-country, country-blues, americana

Black Tail YOU CAN DREAM IT IN REVERSE

2020 - MiaCameretta Records/ Lady Sometimes Records

24/12/2020 di Alfonso Fanizza

#Black Tail#Italiana#Alternative

Nell’autunno del 2012, avvolto dalle tipiche atmosfere dei paesaggi rurali americani, nella solitudine dei luoghi mistici del Massachusetts, tra i boschi fuori la città di Boston, dove recatosi con amici in un periodo in cui la voglia di tornare a raccontare qualcosa si faceva sempre più esigente, la vista di un cervo dalla coda nera ha rappresentato per il musicista Cristiano Pizzuti (ex Desert Motel) la chiave di svolta e un nuovo punto di partenza per quell’essenza musicale che, una volta riabbracciato il legame con la propria terra, ha preso forma nel progetto Black Tail (“coda nera” per l’appunto, ndr).

Preservando un’attitudine musicale che da un lato segue il filone tipicamente alt – country e dall’altro la dimensione del genere americana, influenzati particolarmente dalle sonorità dei Wilco, dall’inquietudine degli Sparklehorse e dal jangle – pop dei Teenage Fanclub, sentendo però anche il richiamo delle ballate sbilenche dell’indie anni novanta, ma anche più recente, o di quelle malinconiche dei loser americani come Elliott Smith, i Black Tail hanno fatto tesoro di tutto questo e senza mai perdersi nell’emulazione, nel corso degli anni, hanno intrapreso un percorso musicale distinto e personale. Se nei primi lavori, “Springtime” e “One Day We Drove Out of Town”, questi richiami erano più marcati, con il loro terzo disco “You Can Dream It In Reverse”, la band laziale mostra segni di maturità stilistica e una decisa presa di conoscenza dei propri mezzi a disposizione.

Sin dalle prime battute “You Can Dream It In Reverse” si manifesta attraverso un’angoscia di fine estate, inoltrandosi in ambientazioni velate di malinconia e inquietudine cullate da nitidi arpeggi, distorsioni a tratti sbilenche e accenni di riverberi ed echo sixties. In sottofondo, risuonano interfeenze, registrazioni ambientali lo – fi e nastri sporchi richiamando alla mente i demo fatti in casa, cassette a nastro magnetico riutilizzate più volte e quindi custodi d’inquietanti distrubi e malinconici fruscii.
Le nove canzoni del disco esprimono un bisogno identitario con chiari riferimenti al passato e all’adolescenza: un andare avanti e indietro nel tempo, tra un passato che guarda al futuro e un presente invece con uno sguardo al passato, come possiamo già percepire dal titolo “Puoi sognarlo al contrario”.
In diverse canzoni si fa forte anche il richiamo alla natura, legate sempre ad un momento vissuto o a emozioni provate, sviscerano uno stretto legame con la propria terra di appartenenza. D’altra parte, secondo i Black Tail la natura si comporta allo stesso modo degli esseri umani, concetto evidenziato nelle loro canzoni come nello scontro tra stelle in “Star Calling”. Questa similitudine è presente anche nel brano “The Great Comet of 1996”, dove la cometa che nella sua fase più splendente è a un passo dalla morte si riflette nelle persone che passano la propria esistenza a realizzarsi consumandosi poco a poco, raggiungeno i propri obiettivi al meglio solo in età matura. Anche nel singolo “Sequoia”, l’albero diventa metafora di quelle cose nascoste che sanno diventare maestose ed intimamente inammovibili, la capacità di crare cose apparentememente minuscole o normali, semplici come possono essere le canzoni, che diventano successivamente maestose. Canzone, tra l’altro, come racconta lo stesso Pizzuti ispirata dalla morte di Carey Lander (Camera Obscura) avvenuta nel 2015.

Un lavoro dalle buone intensioni melodiche inserito a pieno in un contesto folk – rock esteso all’alt – country dalle marcate tinte pop, “You Can Dream It In Reverse” è tra le cose piacevoli dell’“indie” nostrano pubblicate in questo inconsueto 2020.

Track List

  • China Blue (Sixteen)
  • Sequoia
  • Stars Colliding
  • The Great Comet of 1996
  • Sun
  • Apple Trees
  • Not Ok
  • Late Summer
  • Firecracker

Articoli Collegati

Black Tail

Wide Awake on Beds of Golden Dreams

Recensione di Gianluca Crugnola

Black Tail

Intervista 03/12/2015

Recensione di Sisco Montalto