Luciano Panama

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Luciano Panama Il video di Hey My

23/04/2018 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Luciano Panama#Emergenti#Alternative

Riff rock-blues anni ’70, anima rock’n’roll, eleganze di tromba: un pezzo rock impetuoso, ruvido e fascinoso accompagnato da un video che racconta le aspirazioni personali e la difficoltà di realizzarle. Dall’ottimo disco di esordio come solista dell’ex leader degli Entourage.
Una specie di caravanserraglio con ballerini, attori, maghi, giudici, ciclisti, culturisti, musicisti, mimi, un’accolita colorata e disordinata di wannabe, forse tutti noi, con le nostre passioni e i nostri obiettivi di vita: quanto ci teniamo veramente? Forse sarà il caso di buttare la maschera intanto ed essere noi stessi fino in fondo? Fa riflettere su questi argomenti il nuovo singolo di Luciano Panama, ex leader della band Entourage, che nel video, che ospitiamo sulla nostra pagina in anteprima, mostra un circo quasi felliniano di artisti di strada e sportivi, mestieri e mestieranti. Il videoclip è presentato così:

Il video vuole raccontare quanto sia difficile coltivare sé stessi, il proprio spirito e le proprie passioni in maniera autentica. Ecco il senso del rock and roll, vera e propria filosofia: uno spazio libero da ogni cliché. Uno spazio che nessuno ti regala, devi prendertelo! L’invito è a riflettere, a chiedersi quali sono i propri obbiettivi, in modo divertente e libero, fuori da ogni schema. Sviluppare la propria curiosità ed affrontare i propri limiti, sarà solo da stimolo per conoscere meglio se stessi e quindi essere capace di approcciarsi alla vita in modo diverso. Sconfiggere, sconvolgere, la propria quotidianità, anche in modo comico, grottesco e inusuale. Tutto ciò può e deve avvenire in ogni ambito, non solo in quello musicale. Il rock and roll fa bene a tutti. Non siamo dei robot ma degli esseri umani che hanno bisogno di viversi per trovare la strada giusta. Ciò comporta un grande sacrificio. Siete pronti ad affrontarvi?
I riff di chitarra anni ’70 danno al brano un carattere impetuoso e deciso; nel testo in qualche modo fa capolino l’invito a non accontentarsi: “Non mi accontento più di un pezzo rock, perché è cambiato il senso del rock’n’roll”.
A fare quasi da contraltare ai colori della folla di personaggi del videoclip e al suono corposo della chitarra, momenti in un fascinoso bianco e nero e l’eleganza sinuosa della tromba.

Il titolo del pezzo è un omaggio a Hey Hey My My di Neil Young; racconta Luciano Panama:
Chiaramente collegato al brano “Hey Hey My My”, scritto e registrato da Neil Young nell’album del ’79 Rust Never Sleeps. Ai primi ascolti mi colpì per due motivi: il primo è il testo, che mi ha fatto pensare sin da subito al senso di un percorso, all’arte come ricerca ed espressione di un proprio linguaggio, al rock e all’onestà intellettuale; il secondo è l’interpretazione, cioè l’idea di incidere due versioni, una più acustica ed intima mentre l’altra più elettrica e distorta.  Questo brano mi ha spinto inoltre ad approfondire la storia del passaggio da Elvis a Rotten, la continuità filosofica e spirituale tra il rock’ n’ roll ed il punk, arrivando alla conclusione che oggi per fare del buon rock and roll o del punk non bisogna né saper ballare il boogie-woogie né farsi la cresta o avere il chiodo e gli anfibi, ma è solo una questione di spirito e filosofia di vita, di libertà da ogni tipo di stereotipo e convenzione.  Il senso del rock and roll sta al centro del significato del mio brano. Il titolo è arrivato dopo aver completato il testo, l’ho scelto solo quando ho capito che Young mi aveva davvero insegnato qualcosa, e non solo attraverso quella canzone”.





Nella recensione del disco Piramidi, pubblicato lo scorso ottobre, scriveva la nostra Arianna Marsico:

“Il siciliano Luciano Panama dopo l’esperienza con gli Entourage, con Piramidi arriva all’esordio solista. Mai come in questo caso la definizione di “solista” risulta appropriata, dal momento che il disco è stato interamente suonato da Panama stesso, con l’eccezione dei contributi del violino di Giovanni Alibrandi (L’osservatoreCome aria e Messina guerra e amore) e della tromba di Matteo Frisenna (Hey My (all’improvviso)). Il lavoro intreccia chitarre rock, con guizzi di blues, con ricerca testuale dal taglio autorale […] Piramidi insomma, fa ben sperare in orizzonti sonori ricchi di sfaccettature e non banali”.

L’album è presentato nel comunicato ufficiale come “un disco libero, diretto e sincero”: “Non vincolato da scelte di genere o da stilemi da seguire, ma ben più incentrato sui contenuti da veicolare e sulla genuinità nel farlo. La base di partenza è ovviamente l’universo rock (italiano ma anche anglosassone) soprattutto di matrice nineties, ma da lì si parte poi spaziare verso lidi blues, funk, indie, pop o propri della canzone d’autore italiana. Anche dal punto di vista del suono il tutto è stato gestito da Panama in maniera personale e senza trucchi, quasi tutto frutto della registrazione in presa diretta… insomma buona la prima!

 

Biografia

Luciano Panama (16 febbraio 1980), musicista e autore, inizia a studiare da autodidatta sin da giovane età chitarra, basso e pianoforte, appassionandosi da subito al rock anglosassone e ai cantautori italiani. Nel ’93 i primi giradischi e un periodo da dj. Nel ’95 il primo registratore e le prime “canzoni”. Nel ’98 la sua prima batteria e la totale immersione nel mondo del rock. Nel 2000, dopo diverse esperienze, crea Entourage, compone testi e musica ed inizia a cantare. Nel 2003 la prima demo con cui la band partecipa e vince il Jestrai Rock. Nel 2006 arriva Enter In Our Age, primo mini-album che gli fa vincere Arezzo Wave Sicilia. Da autodidatta studia anche ingegneria del suono e produzioni musicali e crea così il suo YouthStudio. Nel 2010 esce Prisma, primo vero album della band che ottiene buone recensioni dalla critica e porta gli Entourage a suonare in tutta Italia. Nel 2012 arrivano i due Ep Yoga (lavoro premiato da Radio Basse Frequenze Torino come “miglior album a basse frequenze 2012″) e Supercar (di cui la band realizza un videoclip con la tecnica del Green-Screen, premiato come “video of the week” su NME.com). A novembre del 2013 esce Vivendo colore, album di 11 tracce, mixato e prodotto dallo stesso Panama presso lo YouthStudio. Nel 2015 inizia un nuovo progetto solista che lo vede già impegnato con dei live con voce chitarra e piano, e in studio per la registrazione di nuove canzoni.

 

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