Painless<small></small>
Rock Internazionale • Alternative • indie-folk

The Sleeping Tree Painless

2013 - La Tempesta Dischi

12/02/2014 di Miriam D`Oria

#The Sleeping Tree#Rock Internazionale#Alternative #Indie-folk

Dietro lo pseudonimo Sleeping Tree, si nasconde una personalità abbastanza complessa, poliedrica e multiforme. Giulio Frausin, bassista dei Mellow Mood – una delle band reggae di maggiore rilievo in Italia – custodisce, come la luna, una ulteriore faccia messa in mostra nel 2008 dando vita a questo nuovo progetto.  Painless, nuovo lavoro dell’artista friulano uscito con la Tempesta International, è un disco dalla duplice anima. Se da un lato percepiamo una forte vena malinconica, introspettiva, un folk presente e costante che ci riporta non solo a Crosby, Stills, Nash & Young (giusto per fare un nome che contiene tanti nomi), ma anche ai recenti  Bon Iver o Iron &Wine, dall’altro, se con cura si presta attenzione alle canzoni, si percepisce che la matrice reggae è ancora presente, anche se non invadente. Pensiamo a brani come  Heart Like a Ghost, una traccia che è particolarmente armoniosa e che lancia un messaggio significativo: “ Le proprie passioni non vanno trascurate”; forse è proprio questo pezzo che spezza la melanconia del disco, in parte tipica del cantautore folk.

Uno dei dodici pezzi è una audace cover, Going Nowhere di Elliott Smith: anche in questo caso l'arraggiamento è abbastanza scarno e coerentemente con le sonorità del disco molto acustico, nonostante la presenza di un coro e di organetto.

L’album si apre e chiude con due canzoni che nel titolo posseggono lo stesso nome, Jah takes my soul e Jah Guide (anche nel precedente disco Leaves and Roots la seconda traccia era intitolata “Jah will is my destiny”). Jah infatti è un ulteriore elemento che non solo ci riporta al reagge, ma che  marca una forte spiritualità, poiché è il nome di Dio utilizzato comunemente nel rastafarianesimo.

In Painless si racconta un microcosmo, fatto di emozioni e immerso in un’atmosfera acustica che vagamente ricorda ad esempio quella dei Kings Of Convenience, forse per le chitarre acustiche e per il fingerpicking presente in quasi tutti i brani. 

Track List

  • 1. Jah Takes My Soul
  • 2. Heart As A Ghost
  • 3. Going Nowhere
  • 4. Sweets Of Helsinki
  • 5. Little Too Often
  • 6. Southern Hills
  • 7. Sorcerer
  • 8. Ulysses` Disciple
  • 9. Wings
  • 10. His Father
  • 11. Writing Back Home
  • 12. Jah Guide