
Nina Nastasia Riderless Horse
2022 - Temporary Residence Ltd. / Goodfellas
Nina Nastasia è una cantautrice californiana di nascita, calabrese di origine e Newyorkese da oltre 25 anni. Nina ha realizzato sei album in carriera ed ora, prima di consegnarci questo Riderless Horse, viene da una lunga pausa di dodici anni che l’ha posta fuori dai radar giornalistici e degli appassionati. Non si può certo affermare che la sua lunga permanenza a New York sia stata tra le più felici, infatti, la convivenza con il marito Kennan Gudjonsson, musicista e produttore, afflitto da problemi psichiatrici che si sono acutizzati via via nel tempo, era diventata un inferno per come egli la manipolava e la bloccava personalmente e artisticamente, trasformando la loro vita sociale e il rapporto con la musica in un vero percorso implosivo, sino a quando, ad inizio 2020, Nina ha deciso d’interrompere questo rapporto malato allontanandolo e creando di fatto le condizioni estreme per cui l’equilibro precario di Kennan lo portò a suicidarsi immediatamente il giorno dopo l’abbandono. Un trauma per la Nastasia che la gettò in un ulteriore strato di prostrazione e sensi di colpa estremi da cui è riuscita faticosamente a riprendersi solo grazie ai pochi amici rimasti tra i quali hanno giocato un ruolo importante il suo produttore storico, il grande Steve Albini e consorte che le sono stati particolarmente vicini.
Dicevamo della musica come terapia per risorgere e così è stato, Nina, durante la pandemia, ha ricominciato a “respirare”, a ritrovare la libertà perduta e l’autonomia necessarie per scrivere di nuovo canzoni e registrare come voleva senza la presenza ingombrante e claustrofobica di Kennan ma unicamente con la presenza discreta e amorevole di Steve Albini e così è stato.
Hanno realizzato in un appartamento fuori New York un album di soli chitarra e voce, la sua voce che sta tra una Susan Vega di Luka e una Rickie Lee Jones senza le digressioni jazzate.
In tutte queste canzoni, usate come momento di auto analisi, si parla di un amore pieno di contraddizioni vissuto attraverso un inferno ininterrotto e una fuggevole felicità. "Io e te saremo sempre così / Resteremo insieme e separati / L'amore è solitudine, anche i migliori lo troveranno vero", canta in The Roundabout, donando all’ascoltatore la rivelazione forse più dolorosa.
Ask Me descrive in dettaglio la sua decisione di andarsene "Sarò io/a scegliere la vita sulla malattia / per nascere da questa morte e partire... ma oh che prezzo pagherò". Ma anche: "Verrò con te ovunque / Scavare buche per un tesoro sepolto / Finire la giornata solo con i nostri piedi sporchi", canta con insospettato affetto in Blind as Batsies.
Segnalo anche la bellissima This Is Love, “Immagino che starò all'inferno con te se questo è amore / Tira un pugno o due e prendine un po' anche tu, poi rialzati” forse la canzone più commovente ed emozionante anche sotto l’aspetto melodico.
Alla fine ne esce un album, delicato e profondo che non stravolgerà i canoni del folk al femminile ma che porta in sé molti più contenuti di quanti ingannevolmente mostri al primo ascolto, un lavoro che è latore di brandelli di vita da squadernare ascolto dopo ascolto per riscoprire il talento soffocato di Nina e magari ripercorrere una carriera a ritroso attraverso la scoperta dei sei dischi precedenti.
Bellissimo ma non per tutti, solo per amanti folk alternativo “in purezza”.