![Beggars And Liars<small></small>](/foto/musica/recensioni/big/6131-maurizio-gnola-glielmo-beggars-and-liars-20220123102719.jpg)
Maurizio Gnola Glielmo Beggars And Liars
2022 - Appaloosa Records (Distr. IRD)
#Maurizio Gnola Glielmo#Jazz Blues Black#Blues ##IRD ##Edward Abbiati ##Jimmy Ragazzon ##Cesare Nolli ##Paolo Legramandi ##Roger Mugnaini ##Gianni Rava ##Nick Taccori
E se questo team viaggia affiatato e con il vento in poppa, l'altro asso nella manica sono le canzoni, e qui ce ne sono di splendide come l'arroventata iniziale Ain't Got No Place To Go, che consegna il mood che pervade il disco nato in tempi decisamente difficili, ancora di più per musicisti come questi che si sono visti privare della possibilità di poter suonare live e quindi mantenersi dignitosamente. Con loro è franato anche tutto quel mondo che girava attorno alla musica, quindi i locali, i servizi collegati come service, personale impiegato, portando un' ulteriore triste conseguenza che è quella dell'impoverimento delle nostre vite, private della possibilità di assistere a concerti, certo di nicchia, ma che ci hanno regalato anni di felicità, e di ore piccole trascorse a chiacchierare con i musicisti stessi.
Per fortuna ci sono rimaste testimonianze di resistenza vera e propria come i dischi (il formato preferito sceglietelo voi), e di dischi come questo. Album pieno di grandi canzoni, ed allora ecco la splendida Always Been Here, ballata scritta e cantata da Cesare Nolli, un pezzo d'altri tempi, stupendo nella sua classicità, ma ricco di feeling. E' una ballata d'amore per nulla banale come potrebbe essere una canzone del genere. Discorso analogo per la bellissima Something Is Changing altra ballata in grado di mandarti al tappeto. Qui è Gnola che, oltre a cantare splendidamente, annienta ogni tentativo di restare indifferenti con un solo di chitarra fulminante. Judgement Day ha il mood dei pezzo che ondeggiano tra JJ Cale, Slowhand e Albert Lee. Baby's Gonna Kick di John Hiatt (era su Terms of My Surrender), è molto piacevole e ben fatta.
I Got Hurt sentita senza leggere il libretto mi ha dato subito l'impressione netta di un mood compositivo noto. Ed infatti è una canzone scritta da Edward Abbiati (era su Beat The Night) che poi impreziosisce il tutto con la sua voce nella parte finale. Stay With Me è decisamente intrisa di aromi soul/blues dettati dal groove di un pezzo che ti fa balzare in piedi. Qui c'è il contributo di Jimmy Ragazzon che, oltre a co-scrivere il pezzo, lo arrichisce con la sua armonica che entra seguendo il solo di piano e chitarra, chiudendo in maniera magistrale un pezzo irresistibile.
La conclusiva You Left The Water Running dell'amatissimo Dan Penn è la seconda cover del disco, chiude un album che dovrebbe essere consacrato a patrimonio di tutti coloro che amano la musica.