
Lucy Kruger and the Lost Boys Heaving
2023 - Unique Records / Schubert Music Europe / Metropolis Records / The Orchard
#Lucy Kruger and the Lost Boys#Rock Internazionale#Alternative
Heaving non è un lavoro facilissimo da inquadrare, anche se a primo acchito si gusta tutto il suo fascino kraut, rappresentato da ottimi spunti di elettronica, dal gioco sperimentale delle voci (Auditorium), dai dialoghi con se stessa (Heaving), da un cantautorato tenebroso (Howl – Stereoscope), dal divertente accento teutonico usato dalla nostra nei brani più intimistici e dall’ottimo intreccio post punk (Burning Building) che fa l’orlo a tutto il disco.
L’intento espressivo di Lucy è sicuramente accompagnato dalle note autobiografiche che vale la pena riportare proprio perché ci suggeriscono la prima chiave di lettura dell’album: “Ogni suono che produciamo è un po' di autobiografia. Ha un interno totalmente privato ma la sua traiettoria è pubblica”. Insomma, cercando di dare una spiegazione al partire dal sottopelle dei sentimenti artistici, andare ancora più in profondità nelle viscere, per poi risalire comunicare e al meglio e a volte urlare, potrebbe essere una coordinata con cui rapportarsi con la musica della Kruger. Sicuramente i primi quattro brani del disco ci traghettano nel corpo sonoro di Heaving, lavoro di ripartenza dopo i Tapes Trilogy: Sleeping Tapes For Some Girls (2019), Transit Tapes (2020) e Teen Tapes (2022).
Enigmatica e performer (Heaven Sent), rispetta sempre una base da goth-singer, mentre è abile a creare con la sua espressività atmosfere misteriose (Feedback Hounds – Front Row), notturne, che via via lasciano spazi a momenti che ricordano molto lo stile dei mood/blues di PJ Harvey (Tender).
Consigliamo Heaving alle persone a cui piace, con giusta moderazione, abbandonarsi nelle tenebre, intravedere qualche posa sexy, senza eccedere nell’orrido senso della perdizione.