Brezza<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • World mediterraneo

Luca Tagliabue Quartet Brezza

2023 - Barnum For Art

16/01/2024 di Vittorio Formenti

#Luca Tagliabue Quartet#Jazz Blues Black#Jazz

Lavoro elegante e raffinato questo Brezza a nome di Luca Tagliabue che, all’armonica cromatica, si accompagna a Eugenia Canale (pianoforte), Andrea Grumelli (basso) e Carlo Attolini (batteria), dando vita a un quartetto sulla scia dell’arte di Max De Aloe, realizzando un lavoro non derivativo, ma certamente debitore della scuola del maestro gallaratese.

Per Luca si tratta della prima fatica discografica che tuttavia non suona come semplice esordio, lasciando trasparire una sicurezza e una chiarezza di idee frutto di trascorsi non ufficiali, ma certamente sostanziali.

La logica dellle composizioni esprime un’estetica delicata, soffusa, figlia di una sensibilità mediterranea e latina in generale, in cui le armonie sono basate su accordi elegantemente arricchiti, su ritmi chiari e sapientemente modulati nonché su strutture che al tema base alternano intermezzi liberi, rendendo vivacità alle scritture.

I brani sono tutti originali ad eccezione di Our Spanish Love Song, pagina di Charlie Haden riproposta in modo più disteso, quasi più analitico; i diversi passaggi sono sottolineati con una valorizzazione delle singole note sfruttando al meglio il valore aggiunto dell’ancia libera, ben sostenuta da un pianismo coerente e da una sezione ritmica non invadente, ma robusta, riequilibrando i ruoli che il basso si assumeva nella versione originale. Il quartetto qui documenta al meglio la sua geometria distribuita, quasi democratica. Il paragone con l’edizione madre manifesta in modo evidente la personalità espressa dal combo, che si estende a tutto il lavoro.

L’umore latino è predominante, ma non esclusivo; in Maina si avvertono tracce di blues offerte dal fender rhodes di Eugenia Canale che si conferma eccellente interpete del proprio strumento, una delle più interessanti rivelazioni delle nuove generazioni (rimandiamo al suo Risvegli, presentato qui in testata nello scorso anno, per apprezzarne la ricchezza dell’offerta musicale).

Avvincente è l’alternarsi di umori diversi, generalmente rubricabili in una visione estesa di un patrimonio popolare reinterpretato in modo arricchito, a tratti meditativo e in altri momenti vivace come nel conclusivo Onda, che conclude il lavoro con un saluto allegro, quasi in contrasto con l’esordio dell’ancia bassa del primo pezzo. L’alternanza delle sensazioni è uno degli elementi più attraenti di un lavoro in perfetto equilibrio tra delicatezza e solidità.

Max probabilmente parlerebbe di buon artigianato, ma pare più corretto pensare a un’arte, sobria e meditata, ottima compagna per confidenze. Un’ennesima conferma della qualità delle proposte della Barnum For Art, coraggiosa espressione di una visione musicale poetica con anche una rara attenzione alla qualità delle incisioni e della documentazione allegata ai propri prodotti.

Artista e discografica in un perfetto connubio qualitativo, entrambi da seguire con attenzione.

Track List

  • A Starry Night
  • Sonhando com o mar
  • Mato Grosso
  • Have You Ever
  • Black Crab
  • Camilla
  • Phuket
  • Our Spanish Love Song
  • Maina
  • Bye
  • Onda