Risvegli<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • Cameristico mediterraneo

Eugenia Canale Quartet Risvegli

2023 - Barnum for art

20/04/2023 di Vittorio Formenti

#Eugenia Canale Quartet#Jazz Blues Black#Jazz

Classe 1989 Eugenia Canale, diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Novara, si presenta con questo Risvegli come una risorsa decisamente interessante nel panorama musicale nazionale.

Accompagnata da maestri quali Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Riccardo Fioravanti (contrabbasso e basso elettrico) e Marco Castiglioni (batteria) dà vita a un lavoro apparentemente tenue ma in realtà denso di elementi degnissimi di nota.

Tutto giocato su dinamiche leggere e su escursioni controllate nelle altezze il disco potrebbe rendere, ad un primo superficiale ascolto, l’impressione di una certa “regolarità” e di mancanza di slancio.
Tutto il contrario. Se si dedica all’opera la dovuta attenzione, così come si dovrebbe fare per ogni manifestazione artistica, risulta emergere un profilo ricco di sfumature, di attenzioni, di cesellature in perfetto equilibrio tra una visione mediterranea del jazz, una sensibilità cameristica accademica e una vocazione diremmo quasi popolare a beneficio dell’accessibilità dell’offerta.

Molti sono i momenti in cui un impianto ritmico non ortodosso, certamente lontano da quadrature banali, viene sapientemente miscelato con terzine, fraseggi e linee legate che creano un quadro melodico affascinante, imperniato su basi non scontate. L’ascoltatore percepisce una fluidità che attrae proprio per la tessitura, una dialettica tra la narrazione orizzontale e le fondamenta che non si limitano all’accompagnamento ma propongono incastri solidi e originali.

Un drumming non concentrato solo sul beat e linee di basso essenziali alternate a interventi solistici reggono le voci delle tastiere, dell’armonica e dell’accordion che ricorrono a cellule motiviche dolcemente rielaborate senza alcuna retorica.

Anche le strutture dei brani non si basano su alternanza di chorus solisti bensì su interplay flessibili che, pur rispettando la successione dei temi, non risultano prevedibili e quindi inducono sempre ad una piacevole sensazione di sorpresa. Se si tiene conto anche della decisa predominanza della parte scritta rispetto all’improvvisazione non si può non riconoscere sapienza nell’elaborazione delle trame, le quali acquistano valore proprio per questo aspetto quasi progettuale.

Gli ingredienti a cui si fa ricorso paiono essere numerosi; dalle armonie tonali a quelle aperte, da sequenze di accordi con passaggi intermedi ad arricchimenti degli stessi, da variazioni della metrica allo smussamento delle cadenze, dalla delicatezza delle percussioni alla morbidezza della cavata del basso.

Una vera esperienza estetica, raffinata e gentile, che accoglie e coinvolge.

Al solito preferiamo evitare un tedioso commento a sequenza dei brani e quindi ne indichiamo uno a titolo esemplificativo: Luis. La sua trama ritmica inusuale e modulata, nascosta dalle terzine a favore di una fluidità tutta latina,  l’innesto su di uno schema classico e l’importante lavoro del basso a tenuta del brano ben rappresentano, almeno a nostro modesto avviso, la ricchezza del lavoro che, avrete compreso, si consiglia spassionatamente.

 

Track List

  • Risvegli
  • Luis
  • Giorni sospesi
  • Sunday Steps
  • Under the Hazelnut Tree
  • Gabbiani
  • Chiquinha
  • Cape
  • Agua y limon