Basement Blues<small></small>
Jazz Blues Black • Blues

Fabrizio Poggi Basement Blues

2022 - Appaloosa / IRD

04/02/2023 di Aldo Pedron

#Fabrizio Poggi#Jazz Blues Black#Blues

Fabrizio Poggi (classe 1958), resta a tutt’oggi uno dei migliori e più sinceri bluesmen italiani e di fama internazionale. Cantante e armonicista, scrittore e giornalista, candidato ai Grammy Awards, due volte candidato ai Blues Music Awards (gli Oscar del blues), Hohner Harmonicas Award, candidato ai Jimi Awards (gli Oscar della prestigiosa rivista Blues 411) come armonicista dell'anno. Il suo disco Texas Blues Voices ha vinto il Jimi Award 2016 come miglior disco internazionale ed è stato candidato tra i migliori cinque album dell'anno. Candidato ai Grammy Awards 2018 (arrivato in finale) per il disco Sonny & Brownie’s Last Train (Guy Davis, Fabrizio Poggi)Una carriera ed una discografia imponente con collaborazioni eccellenti come Zachary Richard, Garth Hudson (The Band), Eric Bibb, John P, Hammond, Mike Zito, Jerry Jeff Walker, Ronnie Earl, Marcia Ball, Flaco Jimenez, Floyd Domino, Ponty Bone, Donnie Price, Tish Hinojosa, Augie Meyers, Guy Davis, Billy Joe Shaver, Sonny Landreth, The Blind Boys Of Alabama, Charlie Musselwhite, Otis Taylor, Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi e molti altri ancora. Poggi, ex leader dei Chicken Mambo nei primi anni ’90, ha poi proseguito una carriera esemplare, arrivando oggi al suo venticinquesimo album, di cui 5 incisi negli Stati Uniti.

Deciso ad aprire i suoi archivi, o meglio dalla sua cantina, nel nuovo album, Basement Blues, pesca ora 13 brani scelti e selezionati da demo, provini, brani inediti, rarità o alternate takes incise tra il 2008 e il 2015.

Ispirato fin dalla copertina e dal titolo alla leggendaria Big Pink (la casa rosa) a Woodstock (New York) dove Bob Dylan e The Band, nel 1967 incisero i mitici Basement Tapes, Poggi paga un doveroso omaggio ai grandi del blues e a The Band, il cui film “The Last Waltz” del 1978 ha contribuito a far nascere a Fabrizio la grande passione per il blues, dopo aver visto al cinema questo fenomenale film e concerto (dal vivo a San Francisco alla Winterland Arena di San Francisco il 25 novembre 1976) con ospiti illustri come il leggendario Muddy Waters e l’armonicista Paul Butterfield.

Il blues, con le sue canzoni malinconiche nate dall’autoritarismo vessatorio degli uomini bianchi, è la sua primaria passione da sempre; così, Poggi propone un album con nuovi brani o rinnovate e inedite versioni di grandi classici del blues, di intensi spirituals e di canzoni originali da tempo quasi introvabili.

S’incomincia con Precious Lord di Thomas Dorsey, con Poggi voce e armonica e Enrico Polverari alla chitarra, una outtake dall’album The Breath Of Freedom del 2015.

Little Red Rooster è un classico di Willie Dixon (incisa per primo da Howlin’ Wolf nel 1961), qui in una versione dal vivo negli Stati Uniti, con Guy Davis alla chitarra e voce nel 2014.

Midnight Train è una composizione dello stesso Fabrizio Poggi (qui voce e armonica) e risale al 2010 con l’accompagnamento per chitarra, basso e batteria.

John The Revelator è un traditional (gospel blues, call and response), fu inciso da Blind Willie Johnson nel 1930 e qui in una versione con Garth Hudson all’organo e tra gli altri Francesco Garolfi al mandolino, una outtake dall’album Mercy del 2008.

Your Light è composta da Fabrizio Poggi con il fantastico chitarrista Ronnie Earl, un motivo tralasciato dal disco Spaghetti Juke Joint del 2014.

Black Coffee è nella versione dal vivo incisa negli Usa da Poggi con Guy Davis (autore del brano) nel 2014 per chitarra (Davis) e armonica (Poggi).

The Soul Of A Man è di uno dei padri del blues, il texano Blind Willie Johnson (1897-1945), altro brano da The Breath Of Freedom del 2015.

Blues For Charlie con Bobby J. Sacchi alla fisarmonica, Lorenzo Bovo all’organo, Tino Cappelletti al basso, Poggi all’armonica, Enrico Polverari alla chitarra e Stefano Resca alla batteria, proviene da Harpway 61 del 2012.

Up Above My Head è della sacerdotessa, cantante, chitarrista (chitarra elettrica), pioniera della musica gospel spesso ed ingiustamente dimenticata dalla mitologia del rock'n'roll: Sister Rosetta Tharpe (1915-1973), la donna che inventò il rock'n'roll (già negli anni ’20 & ‘30) unendo gospel e chitarre elettriche. La versione di Poggi è con Ronnie Earl a fare giustizia a questo brano tratto da Spaghetti Juke Joint del 2014. 

Boogie For John Lee Hooker esce dalla penna di Fabrizio, un omaggio ad un maestro del blues, un boogie proveniente dalle sessioni per l’album Harpway 61 del 2012.

See That My Grave Is Kept Clean è un blues arcaico attribuito a Blind Lemon Jefferson e da quest’ultimo incisa in due versioni leggermente differenti nell’ottobre del 1927 e nel febbraio del 1928. Bob Dylan l’ha incisa per il suo album d’esordio nel 1962 e di nuovo con The Band ed inclusa nelle The Basement Tapes con il titolo alternativo di One Kind Favor.

I’m On The Road Again scritta dall’armonicista di Voghera è l’ennesima outtake da The Breath Of Freedom del 2015

Hole In Your Soul, una bonus track, composta da Fabrizio Poggi ed eseguita dal vivo a Milano nel 2015, chiude l’album.

Un artista la cui narrazione blues ha sapore trascendente, a volte sublime, a volte semi-acustica, da predicatore o mattatore. Perché il blues ti accompagna sempre, mantenendo viva l’attenzione verso l’individuo, con le sue sofferenze e la forte ricerca della libertà.

Fabrizio è riuscito a dare un senso al progetto e una continuità ai suoi lavori precedenti.

 

 

Track List

  • Precious Lord
  • Little Red Rooster
  • Midnight Train
  • John the Revelator
  • Your Light
  • Black Coffee
  • The Soul of a Man
  • Blues For Charlie
  • Up Above My Head
  • Boogie for John Lee Hooker
  • See That My Grave is Kept Clean
  • I`m On The Road Again
  • BONUS TRACK
  • Hole in Your Soul

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