Islands in the Sky<small></small>
Rock Internazionale • Alternative • alt-rock

Death Valley Girls Islands in the Sky

2023 - Suicide Squeeze Records

24/02/2023 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Death Valley Girls#Rock Internazionale#Alternative #Alt-rock #psych-rock

Basta guardare la copertina del nuovo album della band di Los Angeles Death Valley Girls, con un misterioso tempio fluttuante nel cielo, per capire che vuole portarci in un luogo onirico ed esoterico, ma, sia chiaro, senza perdere un briciolo della sua carica rock. L’ispirazione del titolo proviene da una frase balenata nel dormiveglia nella mente di Bonnie Bloomgarden, quando è stata vari mesi a letto per una strada malattia tra novembre 2020 e marzo 2021, mentre il disco della band intende celebrare la vita, l’amore e il mistero; il gruppo continua ad attingere, grazie alla musica, a un’energia cosmica comune, che in questo caso si spera possa guarirci spiritualmente e guidare non solo i noi di oggi, ma anche le nostre incarnazioni del futuro, tra mondi simulati e la necessità di trasformare sofferenze, momenti difficili, frustrazioni e abusi in poteri magici.

Varchiamo allora la porta dimensionale che ci conduce in questo universo musicale lisergico ed entusiasmante: si parte con le sonorità più eteree di California Mountain Shake, con synth quasi inquietanti e tetri e riff di chitarra più rassicuranti, per una canzone d’amore e fiducia per i noi stessi del futuro, ma subito dopo Magic Powers, tra ritmo coinvolgente e deciso, linee di organo e chitarre alt-rock, è pronta a regalarci sonorità esaltanti anni ’90, tra pop-rock e alt-rock, che ricordano Elastica, Garbage, Hole, ma anche i R.E.M. di brani come The Wake-Up Bomb.

La title-track riesce a risuonare allo stesso tempo vaporosa e trascinante; Sunday invece è un inno a non arrendersi, una riflessione sulle lotte del passato che parte languida, per poi diventare bruciante, grazie a un’interpretazione fin da subito viscerale e un’accelerazione al fulmicotone. Riff irresistibili di piano e chitarre sostengono la divertita What Are the Odds, con il ritornello che trasforma i versi di Material Girl di Madonna in “we are living in a simulated world, and we are simulated girls”.

La seconda metà del disco ci immerge in sonorità più impalpabili, trascendenti e “mistiche”, con l’orientaleggiante Journey to Dog Star, che pure ha momenti accelerati e catartici, e Say It Too. Ma si torna a sonorità alt-rock vertiginose in Watch the Sky, mentre la successiva When I’m Free è un potente talismano che conforta, infonde sicurezza sul futuro e avviluppa in un sound insieme visionario e corposo.

Vagamente più chiaroscurali e ambivalenti le chitarre di All That Is Not of Me, mentre l'ultima traccia, It’s All Really Kind of Amazing, combina le due anime del disco, quella più spirituale e quella più impetuosa, in un brano con piano dalle sfumature black, cori gospel e chitarre elettriche che danno vigore al messaggio del testo: ricordare che anche quando sembra che vada tutto male e sia già visto, a ben guardare l’universo e la vita sono davvero sorprendenti e possono darci tutto quello di cui abbiamo bisogno.

La band losangelina propone un rock prorompente e caleidoscopico, per un messaggio d’amore e sostanziale ottimismo, che si nutre di chitarre elettriche, piano, organi, talora fiati e ritmiche elettrizzanti, che catturano e trascinano l’ascoltatore in un vortice lisergico di colori, tra pezzi più “celestiali” e rock più che terreno.

Track List

  • California Mountain Shake
  • Magic Powers
  • Islands in the Sky
  • Sunday
  • What Are the Odds
  • Journey to Dog Star
  • Say It Too
  • Watch the Sky
  • When I&rsquo;m Free
  • All That Is Not of Me
  • It&rsquo;s All Really Kind of Amazing