Just a Dream<small></small>
Jazz Blues Black • Blues

Daniele Tenca Just a Dream

2023 - Appaloosa / IRD

09/03/2023 di Laura Bianchi

#Daniele Tenca#Jazz Blues Black#Blues

La prima domanda che ci si deve porre, ascoltando Just A Dream, il nuovo disco di Daniele Tenca, è: dove lo collochiamo? Italiani, o Bluesmen internazionali? Poi però, pensandoci bene, la domanda è forse superflua: Tenca da decenni ci ha abituati a un respiro ampio, nutrito da ascolti eclettici, scegliendo sempre il meglio, dai grandi, ma anche da chi suona on the road, cantando le storie e denunciando le ingiustizie del nostro mondo.

Lo aveva fatto anni fa, prima con Blues for the Working Class, che trattava le problematiche della sicurezza sul lavoro (tema che vede Tenca particolarmente esperto e coinvolto); poi, con Wake up nation, che compie dieci anni, ma che risulta ancora molto attuale; infine, con Love is the only law, che vede la collaborazione del grande bluesman Guy Davis. Ora, dopo una pausa di qualche anno, il blues torna a premere sull'acceleratore delle emozioni, la situazione sociale e politica è ben lungi dall'essere migliorata, e le undici canzoni del nuovo lavoro costituiscono un manifesto di quello che Tenca pensa sia il dovere di un bluesman di oggi: continuare a cantare, per denunciare, invitare a riflettere, al di là degli steccati ideologici e delle varie propagande mistificatrici.

Con il prezioso aiuto del coproduttore Antonio Cooper Cupertino, anche seconda voce nella splendida, funkeggiante, inquietante Dreamkiller, la brillante ed espressiva voce del cantautore disegna, con tocchi energici e implacabili - e con un accento inglese che rasenta la perfezione...- un ritratto dei nostri tempi definito e completo, cogliendo dall'attualità spunti per trattare, e condannare, la violenza razzista (I Can't Breath, ispirato alle parole di Eric Garner prima, e di George Floyd poi, in sostegno a BLM, con un lungo, emozionante spoken word di Guy Davis), l'inquinamento (No More Time Left), l'emarginazione (What If He Was Your Son?, con la slide di Heggy Vezzano a fare da controcanto), l'indifferenza (Indifference, con rap finale e un bel dialogo fra la batteria di Nik Taccori e la sua chitarra), la manipolazione di vario genere (la malinconica Cellphone Ringtone Blues, con l'ossessivo ritmo di Pablo Leoni), e molte altre tematiche, sempre con lucidità, ma anche con la forza di chi crede ancora che sia valido il detto di Woody Guthrie This machine kills fascists (perché, se il fascismo come movimento storico è superato, non sono scomparsi gli atteggiamenti fascisti).
 
Illuminante, in tal senso, è il testo di What If He Was Your Son?, di cui riportiamo una lunga parte in traduzione (presente nel libretto): Poliziotti e manganelli sullo schermo / Tutta gente che ti rende bello orgoglioso /"Mandateli a casa / Che qui non c’è posto per questa spazzatura” /Continui a urlare “Prima gli Italiani!” / E fai vedere quanto sei meschino /“È finita la pacchia!” /Mentre le barche affondano / “È finita la pacchia!” /E un bambino sta per annegare / “È finita la pacchia!” /Dovresti imparare che sei fortunato / “È finita la pacchia!” / Rispondi solo a questa domanda/ E...Se fosse tuo figlio?
 
Un altro esempio: l'incubo della voce narrante in Just a dream, che sembra profetizzare quanto avvenuto ai ragazzi pestati davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze (Sento ancora il tuo manganello sul petto / E posso vedere il /sorriso sulla tua faccia / E i tuoi anfibi vicino alla mia testa), ma in cui Tenca fornisce anche una possibile soluzione, ispirata al discorso di Martin Luther King, il 28 Agosto 1963: Facciamo crollare i muri dell’odio / E trionfare la libertà / Torniamo alle origini/ L’amore vince sull’avidità / Lavoriamo insieme per un mondo migliore / Seminando semi migliori.
 
Impossibile applaudire il blues di Tenca senza comprenderne i testi; impossibile farsi appassionare solo dal ventaglio di suoni, ottimamente suonato e cantato, senza riflettere sul messaggio; impossibile evitare di chiamarsi fuori. Questo è un disco che resterà, e che documenta in modo ineccepibile il momento che stiamo attraversando, insieme proponendo come uscirne con dignità e rispetto.
Da ascoltare, anche live, ma da custodire con attenzione.

 

Track List

  • Scars in Sight
  • Just a Dream
  • I Can`t Breath (feat Guy Davis)
  • What If He Was Your Son
  • No More Time Left
  • Smiling Man
  • Pretty Mama
  • Indifference
  • Cellphone Ringtone Blues
  • Dreamkiller
  • This Land

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