Cane sulla luna A lieto fine
2023 - Black Candy Produzioni
Niente Laika, niente cosmonauti, ma solo la ricerca di qualcosa, in ogni situazione, che vada “a lieto fine” al di là degli stereotipi. “Tutti gli avvenimenti sono concatenati nel migliore dei mondi possibili” scriveva Voltaire in Candido, e così lo sono, anche in modo non ovvio, i brani di A lieto fine, il disco di Cane sulla luna. L’album è prodotto da Daniele “Il Mafio” Tortora e vede, tra gli altri, la partecipazione di Adriano Viterbini, Gabriele Lazzarotti e Fabio Rondanini.
Cane sulla luna è uno dei progetti di Nicola Pressi, la cui creatività spazia anche nella fotografia, con PhotoFX, attività nella quale coinvolge diverse persone all’interno di una struttura socio-terapeutica, assieme al fidato Cristiano Carotti. A quest’ultimo è affidato l’artwork di copertina. Un’immagine in cui alfa e omega, yin e yang, luci e ombre sembrano coalizzarsi per un esito A lieto fine.
Il primo brano, Registi, lì per lì fa venire in mente, nei momenti inziali, certi stilemi it-pop. Ma poi emerge una forza carsica e dirompente insieme, in equilibrio tra pop-rock, synth e mood orchestrali. Non cito a caso la forza carsica, e lo stesso Pressi racconta: “Ogni brano del disco, infatti, è come una superficie sotto la quale scorre un fiume (il lieto fine) che emerge al termine di ognuna, urlato in faccia a chi ascolta, senza giudizio né morale”. Automi infatti invoca: “liberaci dal lieto fine, liberaci dal male”. Nuance rocksteady e un raccontare cantando che fa pensare un po’ a Ghemon caratterizzano Davanti alla fine.
Questo suono ricco di sfumature e denso di “accostamenti sonori e timbrici […] pensati per rafforzare, arricchire e dare ancora più peso alle immagini” riesce a rendere leggere parole che in realtà hanno un preciso peso specifico. Stai vicino a tuo fratello parla della necessità di crescere insieme, di superare la sindrome dell’abbandono, e tromba e flicorno di Francesco Fratini le danno un tocco soul-pop prezioso.
A lieto fine è una piccola sorpresa, uscita proprio sul finire dell’anno precedente. Merita di essere recuperata e gustata con calma.
Cane sulla luna è uno dei progetti di Nicola Pressi, la cui creatività spazia anche nella fotografia, con PhotoFX, attività nella quale coinvolge diverse persone all’interno di una struttura socio-terapeutica, assieme al fidato Cristiano Carotti. A quest’ultimo è affidato l’artwork di copertina. Un’immagine in cui alfa e omega, yin e yang, luci e ombre sembrano coalizzarsi per un esito A lieto fine.
Il primo brano, Registi, lì per lì fa venire in mente, nei momenti inziali, certi stilemi it-pop. Ma poi emerge una forza carsica e dirompente insieme, in equilibrio tra pop-rock, synth e mood orchestrali. Non cito a caso la forza carsica, e lo stesso Pressi racconta: “Ogni brano del disco, infatti, è come una superficie sotto la quale scorre un fiume (il lieto fine) che emerge al termine di ognuna, urlato in faccia a chi ascolta, senza giudizio né morale”. Automi infatti invoca: “liberaci dal lieto fine, liberaci dal male”. Nuance rocksteady e un raccontare cantando che fa pensare un po’ a Ghemon caratterizzano Davanti alla fine.
Questo suono ricco di sfumature e denso di “accostamenti sonori e timbrici […] pensati per rafforzare, arricchire e dare ancora più peso alle immagini” riesce a rendere leggere parole che in realtà hanno un preciso peso specifico. Stai vicino a tuo fratello parla della necessità di crescere insieme, di superare la sindrome dell’abbandono, e tromba e flicorno di Francesco Fratini le danno un tocco soul-pop prezioso.
A lieto fine è una piccola sorpresa, uscita proprio sul finire dell’anno precedente. Merita di essere recuperata e gustata con calma.
