Un altro equilibrio<small></small>
Italiana • Canzone d`autore • Folk

Alessandro Sipolo Un altro equilibrio

2019 - Freecom

30/04/2019 di Laura Bianchi

#Alessandro Sipolo#Italiana#Canzone d`autore

Da un'antica fotografia in bianco e nero, appena virata seppia, un omino in camicia bianca e pantaloni neri si esibisce in una sorprendente verticale sulla cima di una montagna lombarda. Chissà cosa avrà visto, il padre di Alessandro Sipolo, quando si trovava a testa in giù, dopo aver vinto la lotta verso la cima, come il cantautore bresciano racconta in Sisifo, una delle tracce più intense del nuovo disco, Un altro equilibrio. Di sicuro, non prevedeva che la foto sarebbe finita sulla copertina del terzo album del figlio, che segna un importante passo avanti nel percorso di un artista schivo e sensibile, premio Musicultura 2017, tenuto a battesimo da Giorgio Cordini, storico chitarrista di De André.

Colto e diretto, poetico e concreto, rispettoso della tradizione e aperto a influenze world, Sipolo guida l'ascoltatore all'interno di un viaggio alla scoperta di un altro equilibrio, appunto, come stare a testa in giù sul crinale di una montagna, capovolgendo i punti di vista di tutti, le nostre certezze, le opinioni prese in prestito spesso in modo acritico, e facendoci ascoltare la sua voce, pastosa e chiarissima, raccontare storie sempre diverse.

Sipolo ci conduce nel proprio mondo, composto di letture colte, mai banali, di viaggi reali e intensi, di esplorazioni sociali e umane, come quella fra i migranti della periferia bresciana, fra i quali ha scoperto, dopo averla visitata, una nuova Africa, molto presente anche nei suoni dell'album, grazie al contributo di musicisti, come Dudù Kouate o Habibou Camara, in bella evidenza in brani come Lo sciamano bianco o Tirailleurs, mentre la chitarra di Omar Pietro Ghazouli ricama con grande eleganza attorno alle melodie create da Sipolo, e la tromba di Paolo Malacarne incide un solco indimenticabile in più di un brano, in particolare dando un clima urbano contemporaneo e notturno ne Le ciità invisibili, ispirate all'omonimo romanzo di Calvino, ma, in realtà, emblema di quelle esistenze sommerse, che stanno ai margini del benessere delle nostre città, e che spesso fingiamo di non vedere.

Che Sipolo sia ancorato all'attualità, è ancora più evidente ne La deriva, dal sapore sudamericano, sottolineato dalla tromba di Malacarne e da versi amareggiati eppure energici (te l'ho detto sta baracca prima o poi schiantava...col Pierino coreano che gioca alla guerra, e il borghezio americano che governa in terra...e chiedi pure "come va?"), cantati con un'intonazione alla De André, che sottolinea ancor più quanto quella lezione sia ancora in grado di produrre frutti originali e incisivi.


Non mancano però riflessioni sui sentimenti intimi, in cui la voce di Sipolo si fa morbida e sensuale, come nel caso della piccola perla Mostar, dal testo poetico, di una modernità asciutta e visionaria insieme, sorretto dallo splendido violoncello della conterranea Daniela Savoldi, o in quello della conclusiva Sisifo, augurio e viatico per una vita sospinta avanti dal desiderio di amore, a cui rispondono la dolcissima fisarmonica di Fausto Beccalossi e la pedal steel di Enrico Mantovani, mentre il contrabbasso di Giulio Corini scandisce un ritmo soffuso.

Ah...si sta quasi bene, tra l'ansia di cedere e il gusto di precipitare insieme...sussurra Sipolo, quieto e determinato, e ci suggerisce di riempire una vita della lotta verso la cima. Un buon consiglio, di cui fare tesoro.
 

Track List

  • M`innamora il mondo
  • Dong Van
  • Ventotto giorni quattro ore
  • Le città invisibili
  • Lo sciamano bianco
  • Un altro equilibrio
  • La deriva
  • Mostar
  • Tirailleurs
  • Sisifo

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