Alessandro Sipolo Eresie
2016 - Fasol Music. coop
Eresie è anche un disco di denuncia. Severo nel condannare le distorsioni del capitalismo selvaggio e le tante (troppe) ramificazioni del fenomeno mafioso, nel ricordare il ruolo ancora subalterno della donna, nel dedicare versi a Luana Englaro e a Piergiogio Welby. Non manca l’ironia (strabordante nella magnifica Comunhao Liberaçao, dedicata a Roberto Formigoni e compagnia pregante), non manca nemmeno la difesa della cultura Rom, tanto per rimanere nel campo degli ultimi.
Un percorso ad ampio raggio, che il cantautore bresciano attraversa con l’aiuto di più di un amico sincero: ecco dunque Alessandro “Finaz” Finazzo della Bandabardò, Ellade Bandini, Taketo Gohara (già al fianco di Vinicio Capossela e Mauro Pagani), Alessandro “Asso” Stefana e Max Gabanizza. Tutti insieme a dare man forte, a colorare un album capace di spaziare un po’ ovunque. Dai suoni di matrice nord-americana al cantautorato tout court, dall’America Latina alla tradizione folk fino ad arrivare alla world music. Alessandro Sipolo si muove bene in ogni caso, affrontando di petto undici canzoni suonate con perizia e passione, dominate da una voce densa di personalità.
Al di là degli argomenti sviscerati al suo interno, Eresie non è un disco difficile, anzi. È sufficiente ascoltarlo senza pregiudizi per accorgersi che la canzone che un tempo avremmo definito impegnata, possiede ancora un suo perché. Anche in questa Italia spaventata, dal fiato sempre più corto.