The Acid Sound: il disco d'esordio di Elias Lapia uscito per Emme Record Label

The Acid Sound: il disco d'esordio di Elias Lapia uscito per Emme Record Label


11/03/2020 - News di Carlo Cammarella

Un disco brillante, moderno in cui l’hard bop si sposa alla perfezione con un jazz espressivo che spesso lascia spazio alla melodia. Si presenta così The Acid Sound, disco d’esordio di Elias Lapia che esce martedì 11 febbraio per l’etichetta Emme Record Label. Un progetto che nasce subito dopo la vittoria del sassofonista al premio Massimo Urbani del 2019 e che rappresenta una raccolta di brani composti tra la fine di un periodo trascorso a Parigi e l’inizio di quello olandese avvenuto l’anno seguente. Un progetto fresco, dunque, che rappresenta senza dubbio la fotografia di un percorso andato avanti fino al momento della registrazione, dopo lunghi anni di formazione e viaggi.

Un Album fresco, senz’ombra di dubbio l’esatta fotografia di un percorso andato avanti fino al momento della registrazione, dopo lunghi anni di formazione e viaggi. Potremmo sintetizzare “The Acid Sound” come la sintesi delle passioni musicali di Elias Lapia: il bebop e l’hard bop, lo swing, la bossa nova. 

Il tratto distintivo che si percepisce ad un ascolto immediato è il suono di un sassofono sempre brillante e in prima linea, a tratti “acido”, ma sempre diretto ed essenziale. Non a caso, infatti, la formazione scelta dal leader per questo tipo di progetto è quella del quartetto classico con Mariano Tedde al piano, Salvatore Maltana al contrabbasso e Massimo Russino alla batteria.

Tra i brani di questo disco ce ne sono alcuni che rappresentano delle belle fotografie di alcuni di momenti particolari vissuti dal leader. King’s Day, ad esempio, è una bossanova scritta in ricordo di un pomeriggio trascorso con un amico al “King’s Day” ad Amsterdam. Una giornata particolare, che è anche il giorno del compleanno del re dei Paesi Bassi, e che Elias Lapia descrive con un andamento rilassato e cadenzato grazie ad un sassofono che, pur mantenendo fede alla sua poetica, dimostra un grande senso melodico. The House è invece una composizione modale che il sassofonista ha scritto in riferimento a tutte le vicissitudini passate per trovare una casa in Olanda e a quelle successive legate alla convivenza e allo stress di una nuova vita. Un brano autobiografico, carico di energia e di groove che rappresenta, come spesso accade in questo disco, una vera e propria fotografia di un momento particolare. One Night at “The Pierre” è un brano scritto pensando al ricordo di alcune serate trascorse al Pierre Hotel di New York, dove si incontrano spesso grandi musicisti e dove si crea una grande alchimia. Infine citiamo anche Pumping At Blackgate, un brano dal groove potente e deciso nato pensando agli allenamenti di pesistica fatti nella palestra “Blackgate” e al percorso di allenamento intrapreso.

Elias Lapia è senza dubbio un artista completo che ha la capacità di scrivere musica ispirato dalla vita e da eventi particolari. Una peculiarità che troviamo spesso all’interno di un disco scritto con attenzione e tanta passione.