La malinconica gioia di Christian Frosio, nel suo album d'esordio:

La malinconica gioia di Christian Frosio, nel suo album d'esordio: "Mille direzioni"


04/03/2020 - News di QALT

Da Sant’Omobono Terme, in provincia di Bergamo, arriva Christian Frosio, con il suo progetto solista da cui prende nome il suo album d’esordio: “Mille direzioni”.

 

Ci si chiederebbe cosa voglia sottintendere questo nome: “Mille direzioni”. Probabilmente, è il modo che Christian usa per sottolineare la sua condizione, quella dell’artista che si trova, da solo, ad occuparsi di tutto, per far emergere la propria arte, dalla stesura dei brani alla realizzazione degli arrangiamenti, dalle registrazioni fino alla produzione.

 

Infatti, sebbene Christian si sia fatto coadiuvare in studio da vari compagni di viaggio (Gregorio Conti al basso, Gregory Gritti e Alessandro Lampis alle batterie, Mauro Galbiati al suo fianco per quanto è riguardato registrazioni e mixaggio, Fabio Intraina per il resto dei mixing e Giovanni Versari al mastering), “Mille direzioni” è un lavoro interamente pensato da lui (stesura dei brani, arrangiamenti, produzione), e per buona parte suonato da lui, dalle chitarre alle tastiere, passando per le percussioni e, naturalmente, le voci.

 

Il risultato è un album di cantautorato pop-rock di stampo malinconico, a tratti onirico e sospeso, intimista, che si erge attorno alle chitarre ma dove ogni strumento assume un ruolo rilevante all’interno del tessuto dei brani, fattore che attesta la cura che Christian ha avuto per gli arrangiamenti.

 

I brani, nonostante condividano un corpo sonoro coerente, dovuto alle scelte di produzione, che recano un marchio di fabbrica ben identificabile, sono, al contempo, diversi tra loro, con attenzione a ricalcare le tematiche trattate:

«La diversità dei brani deriva dall'esigenza del nucleo primario della canzone (voce e chitarra) di richiedere un proprio abito cucito su misura. Sono canzoni nate da un elemento scatenante (il "filo da sbrogliare" per dirla alla Montale) ma che si portano dietro un'esperienza maturata su un periodo più lungo. Le canzoni sono quindi esseri maturi e ben distinti tra loro che richiedono una cura e un rispetto particolare e personale».

 

I brani sono nostalgici, nella musica come nei testi, tutti legati «all’abbandono (sia di chi parte e sia di chi resta), al tempo che scorre, alla condizione di solitudine»; nonostante le canzoni che compongono “Mille direzioni” trattino tematiche malinconiche e nostalgiche, «di sofferenza e solitudine, nel cantato e nelle scelte sonore non vogliono restare confinate ad un senso di impotenza, ma al contrario sono protese alla volontà di reagire».

 

Interessanti le sperimentazioni che Christian inserisce nei brani, quali strumenti in backwards (“Apri la finestra”) o il canto per armonici (“Guarderò lontano”).

 

Un album consigliato a tutti coloro a cui piace emozionarsi, ascoltando un album che parla di sentimenti e che trasmette un senso di malinconica gioia.