Dardust

live report

Dardust Roma, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

11/03/2023 di Arianna Marsico

Concerto del 11/03/2023

#Dardust#Rock Internazionale#Alternative

"It's my personal rave". Dardust definisce con queste parole il suo Duality Tour. Ed effettivamente già all'ingresso della Sala Petrassi si capisce che si assisterà a qualcosa di lontano dal consueto concetto di concerto. Non si riceve una semplice scaletta, bensì un “Programma di sala”, per quello che sarà “uno spettacolo cross – mediale più che un concerto, un’esperienza sonora e visiva”.

Non si può dire che le promesse non vengano mantenute. Sin dalla prima parte del concerto, più legata al Right Emisphere di Duality ci si immerge in un’opera totale, non soltanto musicale. Scalzo ed essenziale nell’abbigliamento Dardust ci porta in un interno tradizionale giapponese, un ryokan o una casa. Un senso di pace avvolge i presenti, mentre l’artista inizia a suonare il piano su una piattaforma girevole. Delicati cadono dall’alto petali di fior di ciliegio (in fondo il periodo della fioritura e dell’hanami è alle porte), a ricordarci l’avvicendarsi delle stagioni, la nostra caducità, il nostro essere piccoli pianeti che girano intorno ad una stella più grande. Siamo Stormi di origami mossi dal vento, fragili.

Con la stagione Inverno si chiude la prima parte del concerto, intensa e ricca di poesia. Ma è la seconda parte, o meglio il secondo atto, a essere una vera sorpresa, anche se forse già la data al Teatro Quirinetta di diversi anni fa conteneva i semi di quanto visto oggi.

Giusto il tempo di un cambio d'abito, un mix tra kimono e look cyber - punk e inizia effettivamente il personal rave. Uno spettacolo di suoni, con la preziosa partecipazione di Vanni Casagrande e Marcello Piccinini, di luci e immagini che da Sublime in poi fa anche alzare e ballare tutti gli spettatori. La Sala Petrassi diventa “un club senza spazio e senza tempo”.  Immaginario manga, space samurai, videogiochi e taranta (Antidotum Tarantulae) si fondono in un caleidoscopio a cui è impossibile resistere. Dardust, “samurai intergalattico”, scende anche dal palco per passare in mezzo al pubblico. È musica elettronica ma non artificiale, è viva, è carica di realtà e di fantasia assieme.

E che a fare la differenza siano le persone l’artista ce lo conferma con i Titoli di coda, durante i quali vengono mostrati i volti di tutti coloro (manager, creativi e tecnici) che hanno contribuito a dare vita a questo spettacolo in cui emozioni e razionalità ballano insieme.

Dardust gentilissimo saluta ringraziando, ma è a lui e a chi con lui ha lavorato che bisogna dire grazie.

Foto di Arianna Marsico

Programma di sala

Atto primo – Right Emisphere

Primavera   Petali (Interno giorno)

  Nuvole in fiore

  Sunset on M

Estate  Sturm I

  Lucciole [Dalla finestra]

  Birth

  Dune

Autunno  The Last Emperor Ryuichi Sakamoto

  Komorebi

  Stormi di origami

  Ruckenfigur

Inverno   Dono per un addio

  Inno (Prologo)

  Prisma

  Sturm II

Halftime – Petals (Exterior Night)

 

Atto secondo – Left Emisphere

Coordinates  Parallel 43

  Addostaje feat. Tropico

  We're Ready to Shine Again

  Signore del bosco feat. Massimo Pericolo

Barocco Disco  Fluid Love

  La Serenissima – Rondò veneziano

  Forget To Be

  Sublim

  Antidotum Tarantulae

Epic Japan  Horizon in Your Eyes

  Space Samurai + Tenebrae Goblin

  Bardaggin

  The Whistle + The Wolf

Hymns  The Neverending Road

  Storm And Drugs

  Hymn (Epilogue)

Titoli di coda  Outside