Davide Van De Sfroos

live report

Davide Van De Sfroos Arcore (MB) Teatro Nuovo

09/02/2024 di Laura Bianchi

Concerto del 09/02/2024

#Davide Van De Sfroos#Italiana#Canzone d`autore

Cosa vi viene in mente, sentendo dire "Arcore"? Ecco, no. Da stasera, per il pubblico presente, venuto da ovunque per assistere alla prima del Manoglia Tour del cantautore laghèe Davide Van De Sfroos, Arcore vorrà dire "un posto speciale". Un posto in cui lasciare fuori dal Teatro Nuovo pioggia, fastidi, tempo non solo atmosferico che ci preoccupa, e pure Sanremo, per abbandonarsi alla scoperta delle nuove canzoni di Manoglia, celebrato ritorno del musicista, di cui abbiamo scritto qui.

Un pugno di brani prevalentemente acustici, profondi, anche quando sembrano leggeri, suonati benissimo, con un caleidoscopio di sonorità, difficilmente replicabili senza un lavoro attento e meticoloso di riarrangiamenti, funzionali alla resa live. Che il concerto sia la dimensione ideale per Davide Bernasconi, si è capito da decenni: se l'artista è ispirato, ci offre tutta la sua intensa umanità, empatia, ironia, voglia di esserci e divertirsi, con la band e con noi, e la serata diventa ogni volta diversa, fresca, lontanissima dalle esibizioni routinarie di certi cantanti da sala di incisione.

E, anche se una band tanto numerosa e composita ha bisogno di una scaletta, di prove, di concertazione a più mani (grazie a Maestri di grande valore, primo tra tutti il violinista e polistrumentista Angapiemage Galiano Persico), l'improvvisazione è sempre dietro l'angolo, in un percorso multiforme, fatto di sguardi complici, sorrisi, ammiccamenti tra il capobanda e gli altri, che spesso culminano in un autentico piacere di suonare insieme - e di ascoltare, per il pubblico - che innalza il live alla sua più autentica dimensione di celebrazione della vita e delle sue sfaccettature.

Sfilano così tutti i pezzi del nuovo disco - chissà se se ne perderà qualcuno, nel corso del lungo tour, o se qualcun altro verrà ulteriormente trasformato - alternati ai classici che il grande pubblico ha saputo apprezzare negli anni. Tra queste, quella Yanez che, esattamente tredici anni fa, lo catapultò nella baraonda sanremese; dal Festival Van De Sfroos ottenne il quarto (leggasi terzo...) posto, ma si ritrovò con le ali creative un poco stropicciate; ora però la ripropone con affetto e una veste nuova, come con una vecchia amica, con cui siamo tornati a parlare dopo un periodo di incomprensioni.

E molti sono gli abiti rinnovati indossati da canzoni difficilmente eseguite in tempi recenti, come El Mustru, capolavoro di finezza, nel descrivere il punto di vista di un outsider, perseguitato dallo stigma sociale della malattia mentale; oppure la sorpresa Gira Gira, che compie oggi dieci anni, ma che conserva un impatto notevole, nel raccontare la giovinezza, sua e di tutti, con nostalgia stemperata di ironia. Quest'ultimo brano potrebbe essere un efficace esempio di quanto si scriveva prima: l'arrangiamento in levare, che ricorda i primissimi pezzi dei De Sfroos, il gruppo in cui Bernasconi era il front man, ci riporta ai primi anni Ottanta, alla scoperta di Bob Marley, ai sogni di evasione in Giamaica, che tutti i sessantenni, chi più chi meno, hanno fatto a quei tempi. E la dedica ad Aston Barrett, il bassista della leggendaria band reggae Wailers, il gruppo di musicisti di Bob Marley, recentemente scomparso, sottolinea la materia di cui è fatta l'ispirazione di Bernasconi: non solo, e non tanto, il buon vecchio folk, tantomeno padano - qualsiasi cosa significhi -, ma appunto il reggae, il blues, il roots rock, ossia, i generi musicali delle minoranze, degli emarginati.

In quest'ottica va segnalata la presenza lucida dell'artista ai fatti contemporanei, anche se molti suoi brani sembrano evocare un mondo lontano o perfino inesistente; la celebre Ninna Nanna del contrabbandiere è stasera dedicata ai bambini in guerra; La canzone che non c'è è introdotta da parole toccanti, che indicano a tutti la strada per raggiungere la propria ispirazione, e il valore della cultura; El Mekanik riconosce l'importanza dell'ascolto e dell'empatia, per uscire dal buio.

E non mancano pure frecciate alla mania di tiktokare tutto, con un Davide che, durante il jazz manouche Forsi (introdotto brevemente dall'analoga Via con me), si diverte a prendere uno smartphone del tecnico di palco, per fare selfie con gli altri componenti la band e col pubblico, che a sua volta lo fotografa, in un gioco di metaselfie molto efficace.

In grandissima forma è anche tutta la band, che l'accompagna da tempo: al già citato Anga, il cui violino infuocato dialoga con Andrea Cusmano (impossibile citare tutti gli strumenti che utilizza: non bastano la ciaramella dell'esoterica Shandemé, o l'efficace trombone della conclusiva e feroce Grand Hotel) e il versatile Paolo Cazzaniga alle chitarre e ai background vocals, occorre segnalare la potenza della sala macchine, composta da Silvio Centamore a batteria e percussioni e da Matteo Luraghi, al basso, a cui si aggiungono i ricami ora delicati (una struggente Ankinkoo), ora psichedelici (El Giuvanonn) di Daniele Caldarini alle tastiere.

Van De Sfroos, in questa intervista, aveva dichiarato che desiderava "tirare fuori dal cassetto le mie idee e proporle nella tinta esatta in cui io le ho scritte; mescoleremo questi brani nuovi con altri del passato, ma dalla tonalità molto simile, per costruire un concept concert con questa atmosfera": possiamo dire che l'intento è stato pienamente raggiunto.

 
Queste le prossime date finora annunciate:

10/02/24 AUDITORIUM SANTA CHIARA, TRENTO

16/02/24 TEATRO TIRINNANZI, LEGNANO (MI)

17/02/24 TEATRO SILVIO PELLICO, TRECATE (NO)

23/02/24 TEATRO GIUDITTA PASTA, SARONNO (VA)

24/02/24 TEATRO SOCIALE, SONDRIO

29/02/24 TEATRO ARCIMBOLDI, MILANO

01/03/24 SALA ARGENTIA CINEMA TEATRO, GORGONZOLA (MI)

02/03/24 LAC, LUGANO

21/03/24 TEATRO CENACOLO FRANCESCANO, LECCO

22/03/24 TEATRO CENACOLO FRANCESCANO, LECCO

05/04/24 CINETEATRO GAVAZZENI, SERIATE (BG)

06/04/24 TEATRO SOCIALE, COMO

13/04/24 TEATRO DI VARESE, VARESE

 

SETLIST

La preghiera delle quattro foglie / Foglie al vento

Manoglia

La ballata del mascheraio

Polenta e galena fregia

Yanez

La canzone che non c'è

Me canzon d'amur en scrivi mai

Shandemé

El Mekanik

Crisalide (Le ali del falco)

Gira gira

Nona Lucia

(Scalo a Grado - Battiato - cenni) La ninna nanna del contrabbandiere

Ankinkoo

Forsi

El Mustru

Il costruttore di motoscafi

Zia Nora

El Giuvanonn (Il becco del Merlo)

BIS

Akuaduulza

La curiera

Grand Hotel

 

 FOTO DI ROBERTO SASSO