Jason Reitman JUNO

Quello a Diablo Cody per la sceneggiatura è stato uno degli Oscar più acclamati del 2008. Strameritato, come gli altri premi vinti da “Juno” in giro per il mondo (vedi per esempio la Festa del Cinema romana). Purtroppo, ci dicono, la forza del lavoro dell’ex-spogliarellista più famosa di Hollywood, è andato in parte perso nella traduzione, in particolare nel gergo della giovane protagonista difficilmente riportabile in un altro idioma diverso da quello originale. E proprio nella protagonista c’è la seconda sbalorditiva scoperta legata al film: con i suoi vent’anni, Ellen Page riesce a regalarci un personaggio cinico, sarcastico, dolce e forte come raramente se ne vedono al cinema. Attorno a questo astro nascente, si muovono una serie di personaggi al limite della parodia (vedi il “ragazzino” della protagonista, gli amici, ecc…), attori più consumati come la brava “Alias” Jennifer Garner e Jason Bateman, e nomi poco conosciuti, come Michael Cera. Il tutto viene calato in un’ambientazione perfettamente calibrata dal bravissimo figlio d’arte Jason Reitman -già autore della sorpresa di “Thank you for smoking” di qualche stagione fa- che promette bene, seguendo una pista molto più attraente rispetto ai blockbuster di suo padre Ivan. L’altro tratto distintivo del film è la splendida colonna sonora, curatissima e perfetta, fin dai titoli animati di testa, che vede alternarsi mostri sacri come Sonich Youth, Velvet Underground e realtà attuali come Cat Power e i misconosciuti Moldy Peaches. Il film, che narra la storia di una sedicenne che rimane incinta e decide di portare a termine la gravidanza per “donare” il figlio ad una coppia, è la perfetta pellicola indipendente americana che sconfina del cinema degli Studios, dove tutto è armonicamente bilanciato, e dove non mancano argomenti più che impegnati, ma trattati con una dose di ironia e leggerezza e che riescono a lasciare il segno più che attraverso pellicole molto più “serie”. E allora nella faciloneria adolescenziale ci si chiede se i futuri genitori “dovessero indirizzare la figlia verso il mondo della tv, cosa succederebbe?” Oppure se “dovessero essere dei pervertiti, come si farebbe?”. E intanto, affrontando criticamente questi argomenti Juno si ingozza di hamburger e granite extra-large, come il suo pancione…That’s Amercia! Film da vedere, godere e ammirare.