Giancarlo Frigieri Distacco
2014 - New Model Label / Audioglobe
Già batterista dei Julie’s Haircut e frontman dei Joe Leaman, band con buon seguito nell’ambito indie rock italiano, Frigieri ha iniziato la carriera solista nel 2006 con un album in lingua inglese per poi realizzare altri 5 album in italiano, tutti di buon e in alcuni casi ottimo livello, tra cui nel 2009 L’età della ragione che si aggiudica il Premio Italiano Musica Indipendente come miglior disco autoprodotto dell’anno.
Personaggio singolare e dai molteplici interessi, Giancarlo è un cantautore onesto, sincero, disincantato, combattivo, diretto, che con grande passione e decisione tira avanti per la sua strada e che delicatamente prende e colpisce duro. Lui modestamente si definisce “uno che suona la chitarra e canta“, ma è sicuramente di più, molto di più.
I suoi testi, che ricordano la scrittura di Gaber, Bertoli, Guccini e, tra i nuovi, Giuradei, sono sempre di grande qualità ed interesse e toccano in maniera ironica e garbata ma cruda, tagliente ed amara sia il privato che il sociale, mettendo a nudo vizi, illusioni e false virtù, forzando l’ascoltatore a riflettere, meditare, farsi un esame di coscienza. La sua musica, tra la Via Emilia di Guccini e il rock americano, ha forti sapori folk, rock e blues che lo fanno accostare a Edoardo Bennato, Billy Bragg, ed è sempre fresca, vivace e godibile.
L’inizio è alla grande con Taglialegna sulla mancanza di riferimenti “.. e tutti quegli slogan bellicosi sulle t-shirt dei gruppi americani ormai non sanno spaventare più neanche i nostri figli, ora ci fanno da pigiami …” con uno splendido tappeto sonoro alla Neil Young che non ti aspetti, seguito da Fotografie, disincantate illusioni tra De Gregori e Dylan, uno dei brani migliori del disco, e Le donne del trentunesimo secolo splendida epica ballata dedicata all’altra metà del cielo.
Ci sono anche i sapori di una volta tra i ricordi della nonna e la guerra, nel folk melanconico e delicato di L’ultimo nato, guerra che ritorna in Gorizia, rabbiosa storia di confine, di profughi, di vendette, tra suoni rock acidi, il funkeggiante, con un grande sax di Max Marmiroli, Il fruttivendolo con la maglietta dei Metallica, “… un pensiero che evapora in teste di frutta e verdura ..” .
Il lavoro si chiude con la lunga (ben 14 minuti !!!) Terra, splendido brano struggente, onirico, tra folk e blues ed atmosfere acustiche , forse il punto più alto di questo riuscito lavoro. Frigieri è un artista che si stacca decisamente dal gruppo, la grande qualità e bellezza dei testi, moderni ed attuali unita alla brillantezza della musica lo rendono uno dei più interessanti cantautori della sua generazione.
Se amate la grande canzone d’autore non fatevi scappare questo splendido disco di Giancarlo Frigieri e soprattutto non perdetevelo dal vivo, fa oltre 50 concerti all’anno, perché è veramente bravo, trascinante e coinvolgente nei suoi spettacoli, che finiscono sempre con un pubblico maggiore che all’inizio, cosa piuttosto rara...
Un sincero e vero “working class hero” , fortemente consigliato.