'Non è la fine del mondo', la storia di Emma De Tessent

'Non è la fine del mondo', la storia di Emma De Tessent


11/06/2016 - News di Mimmo Parisi

Le ragazze hanno molti sogni? Chissà. Alcune, sì, ne hanno proprio tanti. Altre, si limitano. Nel caso presente nel nuovo romanzo di Alessia Gazzola, “Non è la fine del mondo” sono riducibili a due linee. La protagonista è una ragazza trentenne di nome Emma. È impiegata come stagista presso una casa di produzione cinematografica. Al momento ha grandi speranze: ormai da tre anni s’impegna in maniera importante. ‘Ne vale la pena’, pensa Emma De Tessent. Ne vale la pena perché,  almeno per quanto concerne la parte economica, potrà assicurarsi un futuro sicuro: un contratto di lavoro a tempo indeterminato. C’è chi combatte per far valere il proprio talento in qualcosa, la ragazza in questione combatte per qualcosa che accomuna un po’ tutti: il lavoro. Al momento, tuttavia,  ha una paga scarna e un ufficio condiviso. Ma la speranza è veramente l’ultima a morire. Emma resiste finché riesce. Poi, si rende conto che, il contratto finale al quale giustamente aspira, si allontana dal suo orizzonte. Emma è una giovane donna che ama le storie d’amore vendute in edicola. La aiutano a sperare che il mondo non sia tutto nel lavoro, nel temporale in arrivo, nel cane che guaisce per strada. Un grande amore potrebbe arrivare anche per lei. Chissà. E poi, fantastica di possedere un villino romantico con il glicine.

Emma De Tessent, questo il nome per esteso della protagonista è, per ora, una stagista; ma è anche una ragazza impegnata in un gruppo famigliare. La protagonista del romanzo ha particolare rilievo anche nell’attività di sostegno alle figure che gravitano nella sua parentela. Giacché la madre è rimasta vedova, la ragazza vive con lei. Le due figure dividono l’appartamento e si sostengono a vicenda. C’è una sorella della protagonista, Arabella, che da l’occasione ad Emma di fare la brava zia con le sue due figlie. Il romanzo ‘Non è la fine del mondo’ è stato pubblicato il 26 maggio 2016. E', questo romanzo, sicuramente portatore di figure che si arrampicano alla conquista del quotidiano, personaggi ordinari che potrebbero essere parte di "Racconti di periferia", libro pubblicato, anch'esso recentemente.

Poi, arriva la crisi. Purtroppo, i sogni sono solo un progetto. E  Emma – come succede alla stragrande maggioranza delle persone – deve fare i conti con la realtà: la realizzazione dei programmi è tutt’altro discorso. Il contratto non c’è. Le storie d’amore vendute in edicola restano solo delle parole scritte da romanzieri speranzosi. Il villino romantico col glicine deve aspettare una vincita fortunata per essere acquistato. Dove fuggire quando tutto rema contro? Quando si è delusi? Si potrebbe rinchiudersi in un eremo. Oppure… in una piccola sartoria. A cucire piccoli abiti per bambini. In un luogo sicuro che ripari dalle tempeste della vita. In attesa che il sole ritorni.