Stefano Meli

special

Stefano Meli L'album Ghostrain in streaming in anteprima e in esclusiva

24/09/2015 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Stefano Meli#Italiana#Folk

Un album ricco di suggestioni, per un viaggio ideale tra strade e silenzi assolati, paesaggi naturali e città sofferenti, inquietudini e visioni
La strada, la polvere, i silenzi assolati, trame di rami ad annerire il cielo (come nella copertina), percorsi e viaggi, paesaggi e città sofferenti, treni fantasma e spazi reali: il nuovo lavoro del chitarrista siciliano Stefano Meli ti lascia questi e altri luoghi negli occhi, mentre fluiscono i suoi dieci brani. L’album, in uscita il 25 settembre, si intitola Ghostrain ed è presentato appunto dall’artista come “un disco di strade, di confini, di incontri probabili e treni vuoti e senza fermate, di cani che abbaiano da lontano, di pioggia che bagna passeggeri distratti affamati di niente. Un disco sporco di silenzio e di orizzonti muti.

I suoni delle tracce, tutte strumentali, riecheggiano minimali nella loro bellezza evocativa: chitarre, bassi e dobro, accompagnati talora da qualche percussione e poca batteria, si spandono in un gioco di pieni e vuoti che richiede e ottiene attenzione, attirando nelle sue fessure e tra le sue sfumature come un magnete. Con grande cura si cerca e si riesce plasmare un sound tra folk e blues che colpisce l’immaginazione ed esprime ciò che si prefigge, adoperando questi ingredienti essenziali, queste atmosfere intime, questi strumenti registrati in presa diretta in un piccolo studio nelle campagne siciliane, senza passare per un computer. Il disco è stato poi affidato per il mix e il mastering alle mani di Carlo Natoli (Gentless3) e ai muri in pietra antica del Phantasma Studio di Ragusa.

I dieci brani perlustrano e confrontano dimensioni smisurate ed esigue nello spazio e nel tempo, evocano “grandi spazi e piccole impronte di passi, cieli sconfinati e minuscole particelle di polvere, le ore, le vite e i secoli che ci lasciamo alle spalle in quei momenti senza tempo in cui ci rendiamo conto di essere soli e le parole sono superflue”.

Tra le pieghe e i sentieri delle sue note questo album accoglie inquietudini e a tratti si fa visionario, tanto da essere presentato anche come “lontanamente psichedelico”; ad ispirarlo anche suggestioni letterarie, tra cui letture di John Steinbeck, di Brendan Behan o di Erskine Caldwell.

Vi presentiamo l’album in anteprima e in esclusiva: buon ascolto e…buon viaggio musicale.



Credits

Stefano Meli: chitarra acustica, slide, dobro, charango, armonica, basso elettrico, stomp, percussioni

Sebatiano Cataudo: batteria in Walkin’ e Silence

Scritto, arrangiato e suonato da Stefano Meli.

Registrato da Stefano Meli in presa diretta e senza computer durante l’estate del 2014 al Little Lost Cat Studio, San Giacomo – Ragusa.

Batteria registrata da Carlo H. Natoli

Mixato e masterizzato da Carlo Natoli al Phantasma – Recording and Production Studio (Ragusa).

Artwork: Gianni Marsico

Photo: Stefano Meli

Biografia

Stefano Meli, chitarrista siciliano classe 1973, amante dello slide e del delay ha seguito sempre una strada tutta sua, trovando nel blues e nella musica strumentale la sua via, il suo posto. Negli anni ha affinato un modo suo di suonare in cui si incontrano (e scontrano) il Fingerpicking, una psichedelia viscerale, il blues desertico e un folk di chiara matrice Americana, di preferenza desertica, lontana e periferica.

Convinto da sempre che la musica dovrebbe prenderci e portarci da un'altra parte, che la musica sia verità, Stefano meli ha registrato tutti i suoi album in presa diretta e senza l’aiuto del computer, utilizzando un vecchio mixer e un vecchio registratore digitale a quattro tracce.

Ha collaborato con varie band prima di mettersi in marcia da solo. Ha pubblicato due album con La Casbah, due album con i Caruana Mundi e cinque album da solo tra cui una colonna sonora: Eight Instrumental Dusty Traks From Nowhere, Kalimat 2010; Santo Bandito, Lost Cat Recording 2012; Psychedelic Indiana Blues, Extempora 2014; la colonna sonora originale del Docu-Film L’Ora di Spampinato di Vincenzo Cascone e Danilo Schininà edita da Extempora sempre nel 2014 e quest’ultimo lavoro Ghostrain, Seltz Recordz/Audioglobe 2015.

 
Link:

https://www.facebook.com/littlelost.cat
https://stefanomeli.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/Seltz-Recordz-285325198333948/timeline/

Si ringraziano Stefano Meli e Benedetta Bellotti per Viceversa Records https://www.facebook.com/Viceversa-Records-503494996362840/timeline/