The Riva

special

The Riva Il video di Anthropogus in anteprima

21/05/2023 di Ambrosia J. S. Imbornone

#The Riva#Emergenti#Alternative

Il video di un nuovo progetto, The Riva, tra spoken word, indie e lo-fi per un sound impalpabile e dolceamaro. Nelle immagini, come nei versi, un incontro, il momento dove tutto e' cominciato, la magia preziosa degli inizi, cosi' come un addio. Perche' si', ci si trova e ci si perde ed e' solo concentrandosi che si ama davvero... E la luce esiste solo perche' esiste anche il buio.
Oggi vi proponiamo il video del primo singolo di The Riva, pseudonimo del poeta canavese Davide Ravo. Il brano coniuga spoken word, indietronica e sonorità lo-fi ed è un manifesto delle sonorità del primo EP, lavoro autoprodotto in uscita il 6 giugno. Il singolo si intitola Anthropogus e viene presentato così:

Anthropogus è il sogno apparso in tutte quelle relazioni importanti che ci hanno permesso di viverlo. Queste relazioni sono finite, molte anche in malo modo. Ma la loro dolcezza rimarrà per sempre vivida e unica: infinita.

Il brano, al contempo informale e intimista, è animato da un sound etereo, sospeso e dolceamaro, con fiati jazzati e ritmi elettronici discreti e soffusi. Nel testo un confronto/bilancio di una relazione, che torna indietro al momento in cui è nato tutto, dal “lampo”: “così senza che uno se ne accorga poi uno si trova in mezzo a qualcosa che è più grosso di lui”. Allora qualcosa li proteggeva, il sole, o le stelle, forse “la speranza di una nuova vita”, ma ora tutto è finito e lui, tra il serio e il faceto, le augura, in un sorriso a metà, “ogni sfortuna”. Eppure, quella magia iniziale resterà in qualche modo per sempre.

Il relativo videoclip è stato girato a Montecchio Maggiore (VI), sotto il castello di Romeo e Giulietta, ed è stato interamente ideato e diretto dallo stesso Davide Ravo. Ecco come viene illustrato il video:
Le danzatrici rappresentano l'arte dell'incontro, del percepirsi e poi dell'amarsi. Attraverso una particolare danza contemporanea coreografica comunicheranno, si conosceranno, in attimi seduttivi, in attimi dolci, in attimi sensuali. Poi inizieranno a disconnettersi, a non trovarsi più. I loro movimenti non saranno più armonici bensì disarmonici, fino ad essere nervosi. Fino a staccarsi, separarsi e ritornare libere di esplorare la propria nuova individuale maturità.

Nel video, infatti, inizialmente una figura femminile si muove, corre e danza immersa nella natura, tra le silhouette degli alberi in controluce e la luce del sole; è concentrata insomma su di sé, in questa comunione con la natura tutta sua. Poi si ferma quando incontra un'altra ragazza e diventa un passo a due, un'armonia, un incontro, che si fa poi anche sorrisi e carezze, per riprendere a farsi danza, a tratti ancora più ravvicinata o simmetrica. 

Poi appunto i movimenti si fanno meno armoniosi e più scoordinati, finché la prima ragazza esce dall'inquadratura e scompare: la seconda ragazza resta sola, balla indietreggiando, fino a ripiegarsi letteralmente e metaforicamente nei suoi pensieri, così come il protagonista della canzone torna con la mente ai primi passi di quella storia, per poi dirle addio per sempre. Oltre al lampo, esiste il buio. Ed esiste anche l’amore, al di là di ciò che pensa chi non lo capisce, ma è “concentrandosi che si ama davvero”. E invece a volte ci si perde…ma così si può ricominciare altri percorsi.

Racconta ancora The Riva:

“L'idea del video è venuta grazie alla grande spazialità che riesce ad esprimere la timbrica sonora con questi particolari reverberi. Esprime ricordi, grandi spazi. E i grandi spazi possono venire decifrati soltanto da grandi movenze. Per me era importante che le ragazze si esprimessero anche loro nel modo più improvvisato possibile e questo accade per l'80% dei movimenti, sono totalmente coinvolte. L'idea di due ragazze come espressione completa d'amore che inizia dolce, si lega sinuosa e in fine si divide ritornando libera di esplorare la propria nuova individuale maturità, raddoppia il messaggio dell'opera. Chi pensa che l'amore non può, o peggio, non debba esistere anche sotto queste forme, è come se affermasse che il buio, e quindi la luce, non esiste. Perché in fondo parliamo della stessa consistenza”.

Credits video:

Regia: Davide Ravo
Direttore della fotografia e montaggio: Samuele Schiavo
Coreografia: Davide Ravo - Simone Baldo - Michela Negro
Danzatrici: Gaia Maragon - Rachele Maria Battistin
Musica e testo: Davide Ravo
Mix e mastering: Filippo Strang

Biografia

Davide, come milioni di altre persone, è un sensibile.
Quando si comprenderà l’esistenza dell’uomo sensibile?
Quando si accetteranno e rispetteranno
le sue caratteristiche?
Il sensibile ha bisogno di tempo e silenzio e si nutre di contemplazione.
Il sensibile percepisce in maniera amplificata rispetto alla media delle persone: percepisce le sue emozioni, i suoi sentimenti, le proprie positività, le proprie negatività, in maniera molto più nitida e spietata.
Questo comporta a diversi tipi di comportamenti, dipesi dal carattere.
In genere i suoi stimoli riguardano il mondo intellettuale, emotivo, etico ed estetico, riuscendo a valutare ciò che accade con consapevolezza e valori, veri valori: come amore, doveri, arte.

Perito informatico, specializzatosi nel linguaggio Java, nel 2009, riceve un’importante chiamata per la sede centrale di una famosa banca biellese. Rifiuta l’offerta e dà una svolta totalmente inaspettata alla sua vita dedicandosi all’arte meditativa di scrittore e artista. Dapprima rimanendo a Ivrea, suo luogo di nascita. Poi, nel 2018, decidendo di intraprendere una vita ancora più naturale trasferendosi in campagna per riuscire nell’intento di autoprodursi parte del cibo in maniera autonoma.
Nel 2014 e nel 2017 Davide ha vinto due segnalazioni di merito al Premio Nazionale Arte Letterarie Città di Torino e nel 2014 il Premio Letteratura Italiana Contemporanea indetto dalla casa editrice Laura Capone, dove verrà pubblicato nella raccolta Poeti Contemporanei.
Nel 2017 è uscito il suo primo libro di poesie, Lei.
Nel 2021 è il primo autore italiano a coniare il concetto di “ecologia mentale”: viene pubblicato infatti il suo primo saggio po-etico Serenità a chilometri zero – Il risveglio delle anime sognanti.
Nel 2022 è on-line L’arte del Sensibile, il primo giornale ipersensibile, diretto dallo stesso artista.
Nel 2023 esce The Riva, EP omonimo dell’artista. Un progetto musicale interamente autoprodotto.

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