The Zen Circus

special

The Zen Circus Andate tutti... a leggere!

17/09/2019 di Arianna Marsico

#The Zen Circus#Italiana#Alternative

Alla Feltrinelli di Via Appia Nuova di Roma gli Zen Circus e Marco Amerighi hanno presentato il loro primo romanzo "Andate Tutti Affanculo", con Roberto Angelini nell’inedita veste di moderatore.
Appino, Ufo, Karim e Marco Amerighi (lo scrittore con cui hanno collaborato nella scrittura del libro) arrivano all’incontro per presentare Andate Tutti Affanculo stanchi ma contenti. Roberto Angelini spezza subito il ghiaccio dicendo di aver a malapena letto il bignami in copertina, mentre le domande riveleranno che ha letto eccome il libro!

La chiacchierata più che raccontare dettagli degli episodi del libro permette di approfondirne gli intenti e le criticità. Innanzitutto  quella di raccontare in qualche modo le vite dei protagonisti, che vengono citati con il vero nome, senza ferire i sentimenti o ledere la privacy di nessuno (dolorosi e delicati al contempo sono i racconti di come l’eroina divorasse la gioventù della provincia). Così  oltre a cambiare i loro nomi alcuni personaggi del nascono dalla fusione di più persone, perché come spiega Appino, era importante preservarne soprattutto l’emotività. Da qui scatta anche una parentesi sul bullismo a scuola, che ha caratterizzato l’adolescenza di tutti e tre, su quanto quell’età possa essere dura.

Un altro bel grattacapo per Amerighi è stato quello  di far coincidere le diverse versioni offerte dai nostri dello stesso fatto, visto che le oltre trecento ore di registrazioni (“fatte in ristoranti in cui si potesse fumare” ci tiene a precisare Ufo) raccolgono anche conversazioni con i singoli componenti.

Marco precisa anche che per certi versi è emerso anche il cambiamento di Pisa, quarta protagonista del libro, e del suo hinterland, che si legge attraverso il diverso modo di vivere e vedere la città dei tre protagonisti, legato anche all’età di ciascuno di loro. Karim aggiunge che l’incendio del Macchia Nera, il centro sociale pisano in cui sono cresciuti, per certi versi disperse la comunità policroma che vi orbitava intorno, con il risultato di avere una Pisa in certi aspetti più legata alla movida che all’urgenza espressiva.

Quest’ultima però è il vero motore del libro nonché della vita, reale e romanzata, dei nostri ragazzi eroi, che felici come bambini si mettono a suonare in acustico Mexican Requiem, Non voglio ballare e Viva.

“I want to talk tonight/Until the mornin' light/'Bout how you saved my life” canta in Talk Tonight Noel Gallagher, che molto probabilmente non rientrava tra i principali ascolti degli Zen Circus.

Eppure se dietro quel “you” ci mettete la musica e Brian Ritchie, il bassista dei Violent Femmes, coglierete appieno l’essenza della loro storia, che siate o meno loro ascoltatori da lunga data.

Il musicista statunitense è stato infatti in grado di infondere loro coraggio dopo il crollo di morale seguito a Dottor Seduction (2004) , quando le privazioni e gli strappi con la vita stavano inducendo i ragazzi a mollare la musica. E poi lei appunto, la musica, ancora di salvezza che irrompe, un modo per trovare il proprio posto nel mondo, per far dire a Appino (e a chiunque si sia sentito, soprattutto da adolescente ma non solo, fuori posto, non conforme a qualsiasi modello di bellezza e trend premasticato): “Il punto è che non mi va più di vergognarmi di fare schifo. Non voglio fare colpo, voglio sbattermene e andare avanti per la mia strada, anche a costo di essere preso per il culo da tutti”. Un modo per non pensare alla famiglia che non va e al contempo per imparare a comprenderla e amarla, per scappare dal proprio passato e alla fine metabolizzarlo e riuscire a raccontarlo. Tant’è che Karim ha definito Andate Tutti Affanculo  “ una canzone in forma di romanzo”, ben al di là dei riferimenti ai brani degli Zen Circus che gli appassionati si divertiranno a scovare. Leggete il libro, e vedrete che un qualche frammento del vostro difficile rapporto con il mondo lo troverete.

“Our band could be your life” è molto più che un verso dei Minutemen.