Plastic Light Factory

special

Plastic Light Factory Colour Of The Morning in free download

13/09/2016 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Plastic Light Factory#Emergenti#Alternative

Un brano luminoso e colorato che si ispira al Paisley pop, mescolando garage, psych e pop, e uno sguardo non convenzionale che si posa sulla bellezza, per cogliere la luce pulita e rasserenante con cui l’amore illumina tutte le cose.
Al momento sono gli artisti “Just Discovered” della settimana su MTV New Generation grazie al video di Robyn: stiamo parlando del power trio mantovano dei Plastic Light Factory, che vi presentiamo invece con il free download esclusivo di Colour Of The Morning, un ottimo pezzo colorato e luminoso, con atmosfere “californiane”, ricollegabile infatti al Paisley pop e alla sua commistione ad esempio di psichedelia, garage e pop. Non a caso il pezzo è presentato con queste parole di Oscar Wilde:

L’artista è il creatore di cose Belle.

Rivelare l’arte e nascondere l’artista è lo scopo dell’arte.

Quelli che trovano significati brutti nelle cose belle sono corrotti senza essere affascinanti.

Quelli che trovano significati belli nelle cose belle sono le persone colte.

Sono gli eletti quelli per i quali le cose belle significano soltanto bellezza.

La vita morale dell’uomo forma parte della materia soggetto dell’artista, ma la moralità dell’arte consiste nel perfetto uso di un mezzo imperfetto.

Dal punto di vista della forma, il modello di tutte le arti è l’arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento, la maestria dell’attore è il modello.

È lo spettatore, e non la vita, che l’arte davvero rispecchia.

Si può perdonare un uomo che crea una cosa utile fintanto che non l’ammiri. La sola scusante per chi crea una cosa inutile e che la si ammiri intensamente.

Tutta l’arte è completamente inutile.

La ricerca della bellezza, la capacità di coglierla attorno a noi e darle lustro sembra infatti una delle caratteristiche principali del brano, non solo per le atmosfere chiare e brillanti come pendagli smaltati o panorami delle spiagge della West Coast con deliziosi colori pastello, ma anche per il testo del pezzo, in linea con la musica. Colour Of The Morning è una canzone d’amore ben poco convenzionale, grazie ad immagini lontane dalla tradizione, talora simpatiche e divertenti (“Your smile is rarer than a Rascalize in a local cd store”), ma che usano anche una chiave poetica di lettura in qualche modo della realtà; così la relazione d’amore diventa come il colore del giorno, che sembra rimettere ogni cosa in ordine, al suo posto, come se spazzasse i pensieri della notte e facesse scivolare nel dimenticatoio momentaneamente qualunque negatività. Colour Of the Morning, così come Robyn, anticipa l’uscita dell’EP HYPE, in cui predomina un’altra meta musicale: i tre ragazzi in questo caso “con la loro immaginazione e la loro musica riescono a travalicare i confini della propria terra e ad approdare oltremanica in terra d'Albione”, recita il comunicato ufficiale. Il titolo menziona esplicitamente invece l’ispirazione dell’EP, l’Hype di Mantova, una sala concerti indipendente che costituisce un punto d’aggregazione “per una nuova ondata di controcultura giovanile portata da un vento che soffia aria direttamente dal '67”. Il tempo chiarirà ulteriormente la “forma” scelta dalla scena alternativa legata a questo nome, se si riunirà in un’etichetta, in un collettivo o altro ancora. Intanto nelle note del trio dei Plastic Light Factory, che oscilla tra psycho-dance e shoegaze, “rivivono i suoni, le luci e i colori di un'intera generazione che non smette mai di sognare”.

Il motto adeguato alla situazione non può che essere allora: “Believe the Hype”!

 



Biografia della band


Plastic Light Factory, classificati secondi al Rock Contest Controradio 2014 su più di 600 iscritti a livello nazionale, sono una band psychodance/shoegaze nata nell’inverno del 2011 dalla collaborazione di due compagni di liceo che condividono la passione per il rock indipendente inglese, l'effettistica e i light show. Moritz appassionato di chitarre e amplificatori vintage, Alessandro del suono martellante del basso e di tastiere. Nelle loro composizioni cupi intrecci psichedelici e sognanti voci riverberate si stendono su pulsanti ritmiche dance, tracciando una linea che unisce gli Electric Prunes ai Franz Ferdinand passando dal paisley underground con spruzzate di glitter. Oddio, in realtà manca qualcuno che maltratti la batteria e dopo il classico annuncio lanciato in rete, Andrea li convince di essere “maleducato” al punto giusto per il loro genere.
Non resta che buttarsi, prima in sala prove e poi sui palchi, con alcuni pezzi che parlano di esperienze condivise con amici, trip metafisici in mondi surreali, deliri notturni caleidoscopici ed escursioni lisergiche in città fantasma.
Nel 2014 la band ha pubblicato il loro primo singolo Jakiteko, il cui video è stato girato all’Hype (una sala concerti indipendente di Mantova, ormai punto di riferimento per i freak amanti della scena rock english speaking oriented).
Nel 2015 hanno registrato il loro primo EP HYPE, presso il T.U.P studio di Brescia con la collaborazione di Alessio Lonati (Le Case Del Futuro/Tight Eye) e Brown Barcella (Miss Chain And The Broken Heels), masterizzato alla Maestà di Giovanni Versari (Muse).
L'uscita del disco è prevista per il 5 ottobre 2016.
Attualmente la band è impegnata nella costruzione del muro del suono.
 

Line Up 
Moritz Meyns - chitarra, hog, electric sitar e voce
Alessandro Belletti - basso, hog, rhodes, mellotron e cori
Andrea Zanini - batteria e cori


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