Molecola

special

Molecola Il video di Legame covalente in anteprima

09/10/2022 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Molecola#Emergenti#Alternative

Il brano e' tratto dal primo EP dell'artista, gia' attivo nell'ambito di colonne sonore per il cinema indipendente; voce e protagonista del video e' Antonella Pacifico, alias Rome in Reverse. Luce e ombra, mare e gallerie sotterranee si contrappongono in un brano in cui un'elettronica notturna e liquida intesse trame agrodolci e ipnotiche su cio' che non si ha.
È stato pubblicato il 5 ottobre il primo EP di molecola, ovvero il producer umbro Marco Testa, che ora debutta in solitaria su disco, dopo anni dietro le quinte in cui si è occupato di colonne sonore per il cinema indipendente (Smetto quando voglio, 2014, diretto da Sydney Sibilia, Veloce come il vento, 2016, diretto da Matteo Rovere, Il primo re, 2019, dello stesso regista). 



Il lavoro, intitolato La Festa del Pongo e pubblicato dalla danese Telavivi Records in collaborazione con Tazzina Dischi, combina la lingua italiana con l’elettronica amata da Testa (tra i punti di riferimento Rival Consoles, Indian Wells, Telefon Telaviv, Jamie xx, Jon Hopkins e Moderat), mescolando così IDM, canzone d’autore e paesaggi sonori. Nell’EP, composto da quattro brani, oltre alla voce di Marco, si ascoltano quelle di Alessia Sbordoni (Comunicazione interrotta e Paracadute) e Antonella Pacifico, alias Rome in Reverse, in Legame Covalente, brano frutto proprio della stretta collaborazione tra i due artisti e di cui vi presentiamo il videoclip. Quest’ultimo è stato ideato e montato proprio da molecola, che ha usufruito dell’importante supporto di Gianni Gabula, il quale ha girato i materiali video in ambienti suburbani e ha creato il mixer video analogico con cui sono state elaborate le immagini su una vecchia TV a tubo catodico. Protagonista del videoclip è Antonella Pacifico, che, come già ricordato, canta anche il pezzo.

L’analogico rende così le immagini di Legame covalente una calda e imperfetta rappresentazione della quotidianità, tra scorci urbani e naturali, metropolitane e coste; osserviamo quindi binari e gallerie sotterranee, ma anche momenti all’aria aperta, tra il blu del mare e il verde delle fronde degli alberi.

Si contrappongono idealmente così massicciate e scogli, notte e giorno, maschile e femminile, fumo e cielo terso, luce artificiale e naturale, come se realtà e sogno o ricordo si specchiassero l’una nell’altro, quasi in un’aspirazione a tornare dal buio alla luce e a raggiungere ciò che si desidera: “Quello che non ho / è quello che amo / quello che non ho / non posso perderlo”. Ma il percorso non è lineare, perché con i legami si crea un rapporto in qualche modo ambivalente, per cui da un lato si cerca di capire “come non volere / un legame”, a risolvere alla radice il problema, eliminando il bisogno, ma dall’altro lato “sembra quasi di impazzire / a non avere / un legame”. La necessità diventa quindi pressante; eppure, nella mancanza c’è la consolazione di non poter perdere appunto ciò che non si ha.

Nel brano l’elettronica guizza liquida e pulsa sotterranea, creando atmosfere notturne e agrodolci, una tessitura rarefatta e affilata, di cristallo e spilli, tra bassi ipnotici.

L'EP La Festa del Pongo è stato prodotto da Marco Testa presso il suo studio di registrazione (Sinusoide Studio), che si trova in un luogo suggestivo, le splendide campagne ternane fra Terni e la Valnerina, la valle del fiume Nera, che nasce presso i Monti Sibillini nelle Marche, attraversa l'Umbria, per poi sfociare nel Tevere presso Orte.

Tutto il lavoro di molecola è caratterizzato nettamente da una dimensione DIY: infatti, ha dato il suo contributo al disco, aiutando Marco Testa, un ristretto gruppo di amici e musicisti composto dal collettivo Telavivi Records, da Giovanni Natalini (Majakovich, Co-Pilot), Emiliano Angelelli (Tazzina Dischi, Elio Petri, Hugomorales), Filippo Rossi e i già ricordati Gianni Gabula, Antonella Pacifico e Alessia Sbordoni (Romi). La grafica del disco è stata ideata e realizzata da Maria Testa.

Attualmente molecola si sta occupando della produzione del suo primo album, Protovisioni, che sarà pubblicato al più tardi nel 2023.

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