Six Impossible Things

special

Six Impossible Things Track by track di The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living

04/01/2024 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Six Impossible Things#Emergenti#Alternative #sadcore #emo

Leggete le note di Nicky Fodritto e Lorenzo Di Girolamo, fondatori e autori della band sadcore Six Impossible Things, sul loro ultimo EP, che unisce ansie, vulnerabilita', demoni e paure con eteree sonorita' dream-pop o chitarre emo, post-rock o alt-rock. E ascoltate il disco!
Oggi vi diamo una buona occasione per scoprire The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living (Dear Gear Records) dei Six Impossible Things, terzo EP e primo lavoro full-band del progetto sadcore nato a Lodi nel 2017 come duo composto da Nicky Fodritto (voce e tastiera) e Lorenzo Di Girolamo (voce e chitarra) e qui completato da Enrico Tosti al basso e Andrea Daniele alla batteria. I due fondatori, infatti, hanno preparato un track by track con cui gustare l’ascolto del loro ultimo lavoro, pubblicato in vinile a settembre 2023 e anticipato dal singolo Twenty Something, incluso nella playlist Rock Italia su Spotify e lanciato in anteprima internazionale su Idioteq.

Così le sonorità di questo lavoro appaiono più articolate, pur mantenendo l’ispirazione intima e delicata e la “purezza” degli arrangiamenti, che qui sono più rifiniti e attenti, ma mantengono quel “candore” un po’ da bedroom pop. D’altronde nei versi si affrontano e condividono tematiche molto personali, vulnerabilità, ombre e momenti bui, anche se le sonorità talora restano lievi e sognanti.

L’apertura dell’EP è affidata a Lemme Give Your Heart a Break, un brano con testo di Fodritto e musica composta da lei con Di Girolamo sui suoi attacchi d’ansia (“my fears are demons / inside my head”), vissuti quasi con senso di colpa e con l’impressione di doversi scusare con gli altri per i propri comportamenti. È un pezzo che parte dream-pop e dolceamaro tra note di piano, una ritmica che culla e arpeggi riflessivi, ma poi accoglie anche chitarre distorte e inquiete che arricchiscono la tavolozza sonora ed emotiva del pezzo. Stessi credits di scrittura li ritroviamo in Happy e What's Left of Me; nella prima emerge il bisogno che qualcuno le ricordi cosa significhi essere felice, mentre non vede alcun futuro e i sogni sembrano cadere a pezzi, ma i suoni restano eterei, minimali e impalpabili, non diventano cupi, ma aiutano a concentrarsi sull’interpretazione sentita e dolce di Nicky, accompagnata a tratti da riff pensosi. Questi ultimi si fanno dolorosi in What’s Left of Me, probabilmente il pezzo più malinconico del lotto, dove la voce limpida e angelica di Nicky è in contrasto con le chitarre elettriche quasi goth e il ritmo da marcia funerea finale: il testo infatti racconta di quando ci si sente morti dentro, sospesi in un limbo eterno tra cielo e terra, così come lo squalo tigre in formaldeide di Damien Hirst, opera del 1991 del controverso artista inglese da cui la band ha tratto il titolo dell’EP, un emblema impressionante e potente al contempo di vita e morte. Dentro il buio, fuori il vuoto, nei versi si racconta la fatica a provare emozioni, ma anche il tentativo di ricordarsi ancora chi si è veramente: come in una fiaba, solo l’amore potrà però scuotere davvero la protagonista, riportandola in vita.

Twenty Something, scritta dal solo Lorenzo, è invece il canto del cigno dei propri vent’anni, scivolati via come sabbia tra le dita; si tratta di un pezzo agrodolce dalle sfumature emo, con sonorità ora sospese e fluttuanti, ora più decise sia nelle distorsioni che nella base ritmica. Nei versi si avverte la mancanza della leggerezza dei vent’anni, pure nella loro indecifrabilità, con il tempo che si poteva ancora “sprecare”.

Anche …mind Forg’d Manacles ha come autore solo Di Girolamo ed è caratterizzata da chitarre più tenebrose che sembrano fondere post-punk, post-rock e alt-rock; il brano è in linea con la lotta con i propri demoni espressa nelle canzoni con testo di Fodritto e parla di un momento di disorientamento e sofferenza: “You’re half asleep / alone on the goddamn floor / cryin’ “what am I here for?””.

Ma vediamo come raccontano le cinque canzoni i due autori…

Lemme Give Your Heart a Break
Nicky: Ho iniziato ad avere attacchi d'ansia appena dopo il primo lockdown. Avevo paura ad aprirmi con qualcuno, ma un giorno mi è capitato un episodio in presenza del mio migliore amico e quindi sono stata costretta a raccontare quello che mi stava succedendo. Mi sentivo come se la mia testa fosse divisa in due: una parte di me era preoccupata per quello che mi stava capitando, mentre l'altra era terribilmente spaventata dall'idea di poter perdere le persone che amo a causa dei miei comportamenti. Questo è ciò di cui parla la canzone.

Twenty Something
Lorenzo: Ho compiuto 30 anni a luglio e Twenty Something è un tributo agli ultimi dieci anni della mia vita. Questa è l'unica canzone all'interno dell'EP che è stata scritta pre-pandemia, è l'unica canzone scritta interamente da me, a eccezione della traccia #4. Suona leggermente diversa dal resto del disco: le lyrics sono intrise di nostalgia e abbinate a chitarre di stampo emo; siamo lontani quindi dell'approccio più cupo a testi e melodie che caratterizza gli altri brani.

Happy
Nicky: Ho la sensazione che Happy faccia un po' da ponte tra il nostro precedente EP e questo. L'ho scritta in quello che probabilmente è stato il mio peggior momento del 2020. Ho registrato una demo della canzone nella mia mansarda e l'ho girata a Lorenzo, ma abbiamo aspettato che il lockdown finisse per metterci a lavorare sul pezzo. Tenevo in particolar modo al fatto che le lyrics arrivassero all'ascoltatore, quindi ci siamo focalizzati molto sulle linee vocali durante le sessioni in studio e devo ammettere che portare a casa le take di voci è stata veramente una sfida per me.

…mind-Forg’d Manacles
Lorenzo: C'è una poesia di William Blake chiamata London che ho scoperto dopo aver scritto questa canzone. Ecco alcuni versi: “In every cry of every Man, in every Infant’s cry of fear, in every voice: in every ban, the mind-forg’d manacles I hear.” Queste parole hanno un incredibile familiarità con quello che volevo esprimere quando ho scritto le lyrics di questa canzone, quindi ho deciso di utilizzarle come titolo. 

What’s Left of Me
Nicky: Durante il processo di scrittura di questo EP ho avuto un blocco dello scrittore. Stavo studiando una nuova canzone al piano per non pensarci e inconsciamente ho messo le dita sul piano e iniziato a suonare questo accordo gravissimo, in fondo alla tastiera. Mi sono immediatamente innamorata del suo suono e ho deciso di scriverci una canzone.



Bio

I Six Impossible Things sono una band fondata da Nicky Fodritto (voce e tastiera) e Lorenzo Di Girolamo (voce e chitarra) a Lodi nel 2017. Il loro sound include elementi di dream pop, emo e post-rock. La band scrive e registra i primi due EP, I Tried to Run Away from Here (2019) e Sometimes You Fall Asleep in Front of Me (2021), con i quali va in tour in tutta Europa, suonando a fianco di band come Delta Sleep, Tre Allegri Ragazzi Morti, Hickeys, Flor e molti altri. Il 27 settembre 2023 esce il loro terzo EP The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, che è anche la loro prima release full band, mixata e masterizzata da Maurizio Baggio (The Soft Moon, Merchandise, Messa).

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Ufficio stampa: Conza