Wrongonyou Radici
2023 - Wrongonyou / ADA Music Italy
#Wrongonyou#Italiana#Pop #Wrongonyou #radici ##folk #Folk rock #Musica italiana
Il suo ritorno era atteso da molti. L’inconfondibile voce e sensibilità di Wrongonyou tornano con un nuovissimo EP di inediti intitolato Radici: un progetto indipendente interamente autoprodotto e distribuito da ADA Music.
Il titolo del disco è già abbastanza esplicito e forse non ha bisogno di molte parole per essere raccontato, grazie anche alla foto della copertina dove il volto del cantante emerge da un cumulo di terra. Così come quelle di una pianta, per questo lavoro Wrongonyou ha scelto di affondare le sue radici nel suo passato musicale e, soprattutto, nella sua anima: un ep figlio di un momento di profonda crisi nel quale Marco Zitelli (il vero nome dell’artista) aveva perso la passione di fare musica.
Radici è un viaggio intimo e introspettivo dove il cantautore esplora il suo rapporto con se stesso: “parla di me nel modo più sincero possibile, nei testi e nel sound. Registrare un EP indipendente auto-prodotto mi ha dato massima libertà di sperimentare. Dentro questo EP ho messo il Wrongonyou che non sentivo dai tempi del primo disco. Ho scelto continuare a scoprirmi, analizzarmi, accettarmi di più. È stato liberatorio e terapeutico, nella musica e nelle parole."
Un po’ come canterebbero i Beatles in “I me mine” – brano scritto e cantato da George Harrison – “even those tears / I me mine, I me mine, I me mine” (1970), anche Wrongonyou ha scelto di mettere tutto se stesso in questo lavoro – soprattutto i momenti più cupi – con l’obiettivo di produrre un lavoro che fosse il più sincero possibile.
L’uscita dell’album è stata anticipata dai singoli Il diavolo non deve sapere e Non esisto più. Musicalmente il disco si pone in profonda coerenza con il passato musicale dell’artista, pur mostrando maggiore completezza e una percepibile libertà stilistica. La distorsione della voce ne Il diavolo non deve sapere amplifica il sentimento di paura e di accettazione dei propri sbagli, che hanno distrutto qualcosa di importante. Se un abbraccio può salvare e trasmettere calore, in Non esisto più le parole descrivono un momento opposto: “stammi lontana perché se mi abbracci non esisto più”. Un’esortazione ad abbandonarsi e allontanarsi come la metafora di un amore che corrode, ma che, in questo caso, fa riferimento all’ansia: sotto l’apparente velo di una melodia calda e coinvolgente, si nasconde una vera e propria richiesta di aiuto. Luna è un brano molto intenso che ha il sapore di una dichiarazione d’amore sotto la luce della luna e richiama le origini musicali pop-folk del cantante; infine chiude il disco No grazie ho smesso che affronta un percorso di crescita personale.
Wrongonyou ha dichiarato che questo ep è dedicato a suo figlio e a tutti quelli che si vogliono bene ogni giorno. Inoltre, è un lavoro che ha permesso al cantante di ritrovare le sue radici all’interno di un terreno musicale, dove, siamo certi, rimarrà ben saldo.
Il titolo del disco è già abbastanza esplicito e forse non ha bisogno di molte parole per essere raccontato, grazie anche alla foto della copertina dove il volto del cantante emerge da un cumulo di terra. Così come quelle di una pianta, per questo lavoro Wrongonyou ha scelto di affondare le sue radici nel suo passato musicale e, soprattutto, nella sua anima: un ep figlio di un momento di profonda crisi nel quale Marco Zitelli (il vero nome dell’artista) aveva perso la passione di fare musica.
Radici è un viaggio intimo e introspettivo dove il cantautore esplora il suo rapporto con se stesso: “parla di me nel modo più sincero possibile, nei testi e nel sound. Registrare un EP indipendente auto-prodotto mi ha dato massima libertà di sperimentare. Dentro questo EP ho messo il Wrongonyou che non sentivo dai tempi del primo disco. Ho scelto continuare a scoprirmi, analizzarmi, accettarmi di più. È stato liberatorio e terapeutico, nella musica e nelle parole."
Un po’ come canterebbero i Beatles in “I me mine” – brano scritto e cantato da George Harrison – “even those tears / I me mine, I me mine, I me mine” (1970), anche Wrongonyou ha scelto di mettere tutto se stesso in questo lavoro – soprattutto i momenti più cupi – con l’obiettivo di produrre un lavoro che fosse il più sincero possibile.
L’uscita dell’album è stata anticipata dai singoli Il diavolo non deve sapere e Non esisto più. Musicalmente il disco si pone in profonda coerenza con il passato musicale dell’artista, pur mostrando maggiore completezza e una percepibile libertà stilistica. La distorsione della voce ne Il diavolo non deve sapere amplifica il sentimento di paura e di accettazione dei propri sbagli, che hanno distrutto qualcosa di importante. Se un abbraccio può salvare e trasmettere calore, in Non esisto più le parole descrivono un momento opposto: “stammi lontana perché se mi abbracci non esisto più”. Un’esortazione ad abbandonarsi e allontanarsi come la metafora di un amore che corrode, ma che, in questo caso, fa riferimento all’ansia: sotto l’apparente velo di una melodia calda e coinvolgente, si nasconde una vera e propria richiesta di aiuto. Luna è un brano molto intenso che ha il sapore di una dichiarazione d’amore sotto la luce della luna e richiama le origini musicali pop-folk del cantante; infine chiude il disco No grazie ho smesso che affronta un percorso di crescita personale.
Wrongonyou ha dichiarato che questo ep è dedicato a suo figlio e a tutti quelli che si vogliono bene ogni giorno. Inoltre, è un lavoro che ha permesso al cantante di ritrovare le sue radici all’interno di un terreno musicale, dove, siamo certi, rimarrà ben saldo.
