My Friend Ry  <small></small>
Jazz Blues Black • Blues • Rock

Sirjoe Polito My Friend Ry

2021 - Gutemberg Music

13/02/2022 di Marcello Matranga

#Sirjoe Polito#Jazz Blues Black#Blues ##Sergio Polito ##B-Wops #@Ry Cooder #@A-Z Blues #@Guthemberg Music

Ci vuole un bel coraggio, diciamocelo sinceramente, a pensare di fare un disco di cover di pezzi incisi da uno come Ry Cooder. Quindi, o Sergio Polito, il cui nome d'arte è SirJoe, è impazzito, o forse, più semplicemente si è fatto trascinare un un'idea talmente folle da uno, Aldo Pedron, che, probabilmente, visionario lo è da tempo. E alora spieghiamoci così chiariamo i concetti espressi, senza che si abbia a pensare che, chi scrive, sia stato assalito da un'attacco di "furore social" che tanto imperversa con commenti, spesso deliranti e denigratori nei confronti di chicchessia o di qualunque cosa possa apparire poco logica (che poi vuol dire secondo la propria logica, e già qui si potrebbero aprire discorsi lunghi anni....).

Dunque, Sergio Polito è musicista attivo da molti anni. Lo ricordo con i B-Wops che negli anni novanta pubblicarono un paio di album per la Club De Musique Records, ma poi, in tutta onestà, ne ho perso le tracce. Suona spesso nell'area veneziana, ma, come si diceva poco sopra, era uscito dal mio radar. Salvo rientrarci adesso con questo disco che, aldilà della perplessità iniziale, dovuta al fatto che pensare di riproporre pezzi sui quali si è cimentato uno dei personaggi più considerati dell'universo musicale, la cui perizia è nota anche ai sassi, è decisamente piacevole e ben fatto.

Accompagnato da una band di tutto rispetto che si avvale,anche di ospiti come il multistrumentista Jeff Pevar, di Paul Millns al piano, di Butch Coulter all'armonica, la cantante Inger Nova Jorgensen (moglie di Jeff Pevar), affiancandoli a musicisti nostrani di tutto rispetto, tra i quali proprio i B-Wops e non solo visto che la lista è lunga, My Friend Ry mette in pratica l'idea nata da una chiacchierata con Pedron che gli ha dato lo spunto per realizzare questo album. Evitato il rischio di volersi cimentare in una riproposizione pedissequa e senza senso di canzoni rese immortali nell'interpretazione data da Cooder, ecco quindi scorrere un piacevolissimo album che vira al puro divertimento rock'n'roll come nell'iniziale Crazy 'Bout An Automobile, che sfoggia una verve degna dei Blasters.

Ed è questo il viatico che si apre anche nei pezzi a seguire. Canzoni suonate con gusto, passando dal quasi swing di Ditty Wah Ditty, ai tratti gospel di Alimony, con fermata negli accenni blues di Jesus On The Mainline, mentre si mantiene inalteratoil mood nei confronti dell'originale per un pezzo come Across The Borderline, che forse non avrebbe avuto senso voler fare in maniera diversa. Si ritorna swingando a tempo di blues su 13 Question Method. Bella How Can a Poor Man Stand Such Times and Live? che gode del prezioso apporto di Paul Millins e del suo pianoforte, ma anche dello splendido sax di Danilo Scaggiante. 

Little Sister è sempre stata una delle mie canzoni preferite. Era su quel capolavoro di Bop Till You Drop. La versione ascoltiamo qui è piacevole, ma non mi lascia l'impressione di essere particolarmente riuscita. Discorso diverso per la fluida Go Home Girl che, a mio avviso, pur esendo troppo "piena" dal punto di vista della struttura musicale risulta essere la migliore tra le due estratte dal succitato capolavoro Cooderiano.

In chiusura tre classiconi come The Dark End Of The Street che si apre a ritmi in levare, grazie alla presenta di Graziano Guerriero co-fondatore dei Pitura Freska. Tattler un pezzo che tutti gli amanti di Cooder hanno nel cuore a quasi cinquant'anni di distanza dalla sua pubblicazione su quella meraviglia che fu Chicken Skin Music. Anche in questo caso il pezzo resta sostanzialmente simile all'originale. I saluti arrivano sul classicone di Goodnight Irene dal classico incedere. Un album piacevole, senza cadute di stile e con molti momenti gustosi. Un modo diverso di assaporare aromi diversi rispetto a quelli classici cui ci siamo abituati accostandoci alla cucina di Cooder, ma non per questo meno interessanti. 

Track List

  • Crazy &lsquo;Bout An Automobile
  • Ditty Wah Ditty
  • Alimony
  • Jesus On The Mainline
  • Across The Borderline
  • 13 Question Method
  • How Can A Poor Man Stand Such Times And Live?
  • Little Sister
  • Go Home Girl
  • The Dark End of The Street
  • Tattler
  • Goodnight Irene

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