Che la testa ti sia lieve<small></small>
Emergenti • Alternative • Garage, punk

Rough Enough Che la testa ti sia lieve

2022 - Mackie Records

10/06/2022 di Arianna Marsico

#Rough Enough #Emergenti#Alternative

I Rough Enough sono i catanesi Fabiano Gulisano (chitarra, voce e testi) e Raffaele Auteri (batteria e cori). Che la testa ti sia lieve è il loro nuovo lavoro discografico, che si avvale della produzione artistica
di Franz Valente (Teatro degli Orrori, Buñuel, One Dimensional Man). Il duo ha all'attivo già due album Get Old and Die (2016) e Molto poco Zen (2019).

Il contributo di Valente rende la ritmica del duo estremamente precisa ed efficace, rendendo più pulito e vigoroso il suono garage - punk del disco, si ascolti il rullante di Parabellum che non molla un attimo il riff di chitarra. Il secondo brano, Ubi maior minor cessat, vede Ufo (The Zen Circus) al basso, e nelle intenzioni del musicista toscano avrebbe potuto intitolarsi Ubi maior minor threat, omaggiando così la formazione di Ian MacKaye (poi nei Fugazi), di breve vita ma grande impatto. 

"E io messe alle strette ora vedo i miei difetti" ripete Fabiano quasi come un mantra, portando alla luce il tema portante del disco, quel "e tutti stiamo male in fondo" (Parabellum), quella voglia di smettere di essere ossessionati dalla perfezione, ossessione a cui a volte il mondo sembra spingerci."Da fuori ho solo pressioni" recita Vizio di forma. La canzone ha un suono massiccio ma nel quale al contempo si colgono le mille sfumature degli strumenti, come le crepe dietro l'immagine impeccabile e compatta che si vorrebbe dare di sé. Irrisolti è un fedele ritratto dei momenti di disillusione, quando ci si sente "un numero privo di qualsiasi riferimento emotivo", con la musica come parziale appiglio.

Excrucior, titolo di catulliana memoria, è dolore liquido, confessione sincera, così come Nel mio dimenticatoio.

Ascoltando tutti i brani vengono in mente questi versi di The Waste Land di T.S.Eliot:

“My nerves are bad tonight. Yes, bad. Stay with me./Speak to me. Why do you never speak. Speak./What are you thinking of? What thinking? What?"

E Che la testa ti sia lieve da titolo diventa un auspicio, che i nervi si plachino, che la testa si svuoti (cosa spesso difficile) e che forse finalmente si parli e ci si parli senza filtri e finzioni. 

 

 

 

 

 

Track List

  • Hic et nunc
  • Ubi maior minor cessat
  • Parabellum
  • Vizio di forma
  • Irrisolti
  • Nel mio dimenticatoio
  • Fragile
  • Excrucior
  • Per difetto
  • Distanze