Roberto Magris and The JM Horns High Quote
2023 - Jmood
Nel corso degli anni ha prodotto dischi che hanno omaggiato la grande tradizione hard bop di Cannonball Adderley e recuperato la memoria di un pianista post-bop poco considerato come Elmo Hope. In Italia Magris sembra aver raccolto meno di quanto avrebbe potuto, ma forse il suo operare principalmente all’estero in parte ha condizionato questo aspetto al suo
ritorno nel nostro Paese.
Nel disco High Quote il pianista compone e arrangia, per un nonetto “giovane”, un set di brani che guardano nuovamente alla tradizione, citando nelle note di copertina maestri come Benny Carter, Oliver Nelson, Gerald Wilson. Di nuovo, siamo lontani dai nomi più noti e frequentati oggi, ma per chi vuole approfondire la bella musica di quegli artisti è tanta, tantissima...I giovani musicisti coinvolti nel disco suonano con energia i temi scritti da Magris e si producono in soli interessanti e concisi.
Una menzione speciale va al brano Hong Kong Nightline/The Island of Nowhere per l’intensità complessiva e per il solo tyneriano del leader. Tra tante composizioni originali di Magris, spicca una rilettura affettuosa del brano di Hank Mobley The Changing Same, tratto dal disco Goin' Up (Blue Note 1960) di un quasi esordiente Freddie Hubbard. Recuperi interessanti che denunciano una cifra stilistica precisa. Il brano The Endless groove propone un tema neo-hard bop, che rimane subito appiccicato in testa e rappresenta un po’ anche una filosofia di vita: il ritmo che non finisce mai è quello del jazz ammantato di una sua “classicità”, alla quale è bello tornare...