High Quote<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz

Roberto Magris and The JM Horns High Quote

2023 - Jmood

12/01/2024 di Franco Bergoglio

#Roberto Magris and The JM Horns#Jazz Blues Black#Jazz

La carriera del triestino Roberto Magris, iniziata alla fine degli anni ‘70, è lunga e ricca di momenti luminosi. Magris è direttore artistico della casa discografica JMood di stanza a Kansas City, per la quale ha anche realizzato oltre 20 incisioni a proprio nome. Non succede tutti i giorni che un italiano diriga un’etichetta americana...Magris si è sempre mosso in quella che potremmo definire la corrente principale del jazz, collaborando prima con i grandi maestri americani (musicisti come Herb Geller, Art Davis, Albert “Tootie” Heath) e poi con le nuove leve. Con questa estetica di cura del “passato nobile del jazz”, ha dedicato lavori corposi e stimolanti alle musiche di Lee Morgan: un nome ben noto ai fan dell’hard bop, ma sottovalutato come compositore.

Nel corso degli anni ha prodotto dischi che hanno omaggiato la grande tradizione hard bop di Cannonball Adderley e recuperato la memoria di un pianista post-bop poco considerato come Elmo Hope. In Italia Magris sembra aver raccolto meno di quanto avrebbe potuto, ma forse il suo operare principalmente all’estero in parte ha condizionato questo aspetto al suo
ritorno nel nostro Paese.

Nel disco High Quote il pianista compone e arrangia, per un nonetto “giovane”, un set di brani che guardano nuovamente alla tradizione, citando nelle note di copertina maestri come Benny Carter, Oliver Nelson, Gerald Wilson. Di nuovo, siamo lontani dai nomi più noti e frequentati oggi, ma per chi vuole approfondire la bella musica di quegli artisti è tanta, tantissima...I giovani musicisti coinvolti nel disco suonano con energia i temi scritti da Magris e si producono in soli interessanti e concisi.

Una menzione speciale va al brano Hong Kong Nightline/The Island of Nowhere per l’intensità complessiva e per il solo tyneriano del leader. Tra tante composizioni originali di Magris, spicca una rilettura affettuosa del brano di Hank Mobley The Changing Same, tratto dal disco Goin' Up (Blue Note 1960) di un quasi esordiente Freddie Hubbard. Recuperi interessanti che denunciano una cifra stilistica precisa. Il brano The Endless groove propone un tema neo-hard bop, che rimane subito appiccicato in testa e rappresenta un po’ anche una filosofia di vita: il ritmo che non finisce mai è quello del jazz ammantato di una sua “classicità”, alla quale è bello tornare...

Track List

  • High Quote
  • Together In Love
  • Black Coffee
  • Hong Kong Nightline/The Island of Nowhere
  • Steps in The Dark
  • The Endless Groove
  • Naked Tina Serenade
  • The Changing Scene