Cosmonautica<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • Elettronica

Riccardo Gola Cosmonautica

2023 - Via Veneto Jazz

01/12/2023 di Edoardo Mazzilli

#Riccardo Gola#Jazz Blues Black#Jazz

È un debutto in veste di leader degno di nota quello del contrabbassista e compositore romano Riccardo Gola, che insieme a Francesco Bigoni, Enrico Zanisi e Enrico Morello – rispettivamente sax tenore e clarinetto, pianoforte, batteria – ha realizzato Cosmonautica, uscito lo scorso aprile per la Jando Music/Via Veneto Jazz. Si tratta di un disco che presenta un rilevante grado di maturità e concepito come un vero e proprio viaggio nello spazio. Alla pari del titolo dell’album anche i brani hanno nomi che rimandano a tutto ciò che è al di fuori del pianeta Terra – Detriti spaziali, Anni luce, Strategie per un’invasione aliena solo per citare alcuni.

A dare inizio al viaggio è RAL 5001, brano che si apre con misterioso soliloquio di contrabbasso eseguito da Gola, che preannuncia all’ignaro ascoltatore che non è noto ciò che si incontrerà durante questa passeggiata cosmica. A svelare fin da subito che il viaggio sarà a colori e non in bianco e nero, ovvero un viaggio sereno, è però l’ingresso degli altri tre elementi, in particolare il suono caldo del clarinetto di Bigoni, che culla con una melodia dolce, sostenuta dal piano di Zanisi.

L’ascoltatore è quindi pronto. Le cinture sono allacciate e la navicella condotta dal sapiente quartetto prosegue attraverso l’allegra Detriti spaziali, in cui a guadagnare la scena sono le percussioni di Enrico Morello. Nonostante la velocità di crociera raggiunta si incappa in un tratto nebuloso. È l’inizio di Starfire, brano che ha anticipato il disco uscendo come singolo. È Bigoni a descrivere al meglio con il suo clarinetto il senso di disorientamento della navicella, la quale però tiene duro e con l’ingresso degli altri tre copiloti riprende serena il suo viaggio, tra suoni limpidi e cristallini che rassicurano il passeggero/ascoltatore. “Lasciati guidare” dicono.

E così lui fa, arrivando a Anni luce ormai assuefatto dal calore della musica e vulnerabile. Ma è proprio in questo brano che la navicella attraversa il momento più malinconico che scuote il passeggero/ascoltatore. È il ricordo di qualcosa che non c’è più? Di qualcosa di lontano, appunto, Anni luce? Non si sa, ma in questo brano i quattro danno il meglio di loro. La composizione di Gola è profonda e descrive con chiarezza un’emozione che tutti, almeno una volta, hanno provato. Un ricordo dolce, qualcosa che manca ma non fa star male, anzi, si prova un certo piacere a rievocare.

Il viaggio prosegue lento pur superando correnti frizzanti in cui Gola non ha nascosto a livello compositivo le contaminazioni frutto del suo trascorso. La base dei pezzi però rimane salda all’eredità del jazz di matrice afroamericana, che è stata ben interpretata da tutti i musicisti. I quattro copiloti vanno nella stessa direzione, conoscono la strada ma la percorrono a modo proprio, pur senza staccarsi o sovrapporsi gli uni con gli altri.

Il viaggio affronta un altro momento oscuro, che coincide con Cosmonautica, il brano che dà il nome all’album, nonché il brano più lungo. C’è un cortocircuito, cala il buio e il passeggero/ascoltatore teme che qualcosa di spiacevole possa guastare la corsa. Le rullate serrate di Morello e i virtuosismi di Bigoni al sax inquietano (positivamente). È un atmosfera diversa, ma nel finale c’è una risoluzione positiva e il viaggio riprende allegro con la linea di walking bass di Gola in Focus on Gravity e Strategie per un’invasione aliena, che da sola sembra raccontare una storia a se stante.

Come ogni cosa bella, anche il percorso della navicella conclude e lo fa con In orbita. Il titolo lascia presagire che il viaggio può non essere finito ma essere solo all’inizio di qualcosa di più grande. Visto il primo valido risultato ottenuto da Riccardo Gola in veste di leader, il passeggero/ascoltatore non può che auspicare che sia così e che non tardi ad arrivare un nuovo disco, che peraltro venga curato con la stessa attenzione di Cosmonautica anche a livello grafico. La cover del disco infatti mette in luce tutta la passione di Gola non solo per ma musica ma anche per le illustrazioni.

Track List

  • RAL 5001
  • Detriti Spaziali
  • Starfire
  • Multiply
  • Anni luce
  • Materia liquida
  • Cosmonautica
  • Focus on Gravity
  • Strategie per un`invasione aliena
  • In orbita