Odio gli indifferenti<small></small>
Italiana • Alternative • Hip-hop

Piotta Odio gli indifferenti

2012 - La grande onda

20/08/2012 di Veronica Eracleo

#Piotta#Italiana#Alternative #Hip-hop

“La figa non c’è, la bamba non c’è, ma Piotta dov’è? Piotta è morto. Il pezzo non c’è, lo stile non c’è, ma Piotta dov’è? Piotta è morto” (Piotta è morto).

Tutto si può dire di Odio gli indifferenti, il nuovo disco del rapper romano, tranne che manchi qualcosa: c’è lo stile, ci sono i contenuti, c’è il ritmo, c’è l’autoironia, c’è la commistione di più generi e c’è un disco fatto di canzoni ben riuscite. Ci sono anche featuring importanti come la Pfm che suona e Francesco Di Giacomo (voce storica del Banco del Mutuo Soccorso) che canta in Troppo poco, accompagnati dalla chitarra di Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion. C’è Bunna degli Africa Unite che presta la sua voce in Goccia dopo goccia e Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori in Odio gli indifferenti, titolo ispirato da un discorso di Antonio Gramsci e che rappresenta la chiave di tutto il disco.

Odio gli indifferenti è il modo di Piotta di risvegliare le coscienze addormentate e di urlare la propria opinione su molti temi che compongono la nostra realtà e quotidianità; si parte dall’importanza dell’acqua come bene comune (Goccia dopo goccia), passando per la schiavitù mediatica e finanziaria di I.N.P.S. che qui sta per In Nome del Popolo Sovrano.
Troppo poco, invece, tratta la tematica della schiavitù e Metto in discussione interviene sui molti tabù della nostra società: coppie gay, coppie di fatto, eutanasia. C’è anche Mai mai mai, usata da Greenpeace per la campagna No Nuke, in cui si parla del nucleare e poi ancora Roma Calling sulla protesta contro la riforma della Gelmini del 2010 e in cui compare il rapper Rancore.

La bravura di Piotta consiste nella capacità di trattare tematiche delicate senza stancare e appesantire l’orecchio dell’ascoltatore grazie all’utilizzo di ritmiche accattivanti e mai uguali che spaziano da un genere all’altro: rap, ska, rock, reggae. Il risultato è un disco esplosivo che non lascia assolutamente indifferenti, ma è ginnastica sia per il cervello che per il corpo che non può fare a meno di dimenarsi traccia dopo traccia.

Chicca finale: il lento Piazzale Lagosta, 1.

Un disco da comprare, ascoltare e ballare.
Per i fan di Piotta, ma anche per chi lo conosce appena.

Track List

  • ODIO GLI INDIFFERENTI
  • GOCCIA DOPO GOCCIA
  • I.N.P.S.
  • TROPPO POCO
  • METTO IN DISCUSSIONE
  • DIDASCALICO BIS
  • PIOTTA E' MORTO
  • MAI MAI MAI
  • IL DOMATORE
  • IO NON RIDO
  • ROMA CALLING
  • LA VERITA' E' RIVOLUZIONARIA
  • PIAZZALE LAGOSTA,1

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