
Nugara Trio Point of Convergency
2023 - GleAM Records
A completare il parterre, l’intervento della splendida Anais Drago al violino, il cui intervento in due brani è di grande valore aggiunto per l’opera.
In via generale Point of Convergency é caratterizzato da una raffinata eleganza, tipica di molto jazz italiano ispirato a visioni mediterranee in elastico con sensibilità nord europee; solarità e serenità caratterizzano le composizioni, tutte di pugno dei tre musicisti, che richiamano anche influenze jazz chiaramente pronunciate a favore di Kenny Barron, non a caso pianista con notevole sensibilità melodica e predisposto a echi latini.
L’ascolto è facilitato da una scrittura rarefatta, che tuttavia prevede intrecci solidi e non scontati; la geometria del trio non è di tipo tradizionale, della serie piano che conduce e sezione ritmica che sostiene. Le interazioni sono continue, specie tra tastiere e contrabbasso, e prediligono un’integrazione ritmica ed armonica, piuttosto che interplay tradizionale. Anche le strutture sono flessibili, analitiche, quasi lineari, ben oltre le classiche forme ad alternanza di temi. L’esito è uno sviluppo non prevedibile, che non stanca mai e mantiene sempre una delicatezza invitante.
Una componente fondamentale ai sensi di questo risultato è l’imprinting classico di base, da intendersi come cultura e tecnica di base più che come elemento creativo. Questo conferisce ricchezza sintattica a idee che poi si allargano anche a riflessi world e rock, miscelati e sintetizzati con sapienza. In questo senso esemplificativo è, a parere di chi scrive, World Collide, per via del mix tra un ritmo non scontato e una melodia scandita con staccato moderno.
Da sottolineare infine la grande empatia con il già citato violino di Anais. I due brani nei quali lei interviene, The Dream of the Old Man e Poem for the Sunrise, acquisiscono un’energia trascinante, un vero acceleratore delle trame. Paradossalmente il violino si allontana da echi classici e, pur mantenendo una timbrica da camera, si sposta versi riflessi etnici del tutto appartenenti al tormento del jazz contemporaneo: tensione tra molteplicità di influssi e sintesi degli stessi.
Un lavoro molto interessante, figlio dei nostri giorni e soprattutto espressione sia di potenzialità future sia di prestazioni già documentabili.