
Miglio Futuro splendido
2023 - Matilde dischi
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Se questo lavoro si dovesse riassumere con un colore, sarebbe un grigio. Le sue atmosfere rarefatte, i suoi suoni sintetici, aspri, a tratti spigolosi, cupi e minimali, trasmettono la sensazione di essere in un ambiente scuro e distopico, come se ci si trovasse all’interno di una metropoli industrializzata ed in decadenza, immersa nell’inquinamento. Alla luce di queste sensazioni, è quasi scontato affermare che le atmosfere del disco sono in completa contrapposizione con il suo stesso titolo (Futuro splendido) dove i testi cupi e crudi descrivono tensioni, paure, esperienze vissute e paranoie. Miglio, infatti, spiega così il concept del suo disco: “lo stesso titolo di questo lavoro è tragicamente provocatorio, di splendido non c’è niente o c’è tutto, dipende dalla prospettiva di chi guarda. […] La realtà è costantemente in bilico, quello che ci circonda è compromesso tutti i giorni, quindi non so se ci potrà mai essere davvero un futuro splendido.”
L’album, composto da otto tracce, è stato anticipato dai singoli Techno pastorale, Per non pensare + a te e Sexy solitudini, che racchiudono lo stile e la filosofia musicale di Miglio, fatta di profonde contaminazioni new-wave anni '80, punk e musica elettronica. Già nel titolo della prima traccia citata – che apre anche il disco – emerge un aspetto che ritorna nella maggior parte dei brani dell’album: lo stretto rapporto dell’uomo con la natura. A sottolineare questo, anche la parte visual del disco – la cui copertina richiama quella di Unknown Pleasures dei Joy Division – che richiama lo scenario delle colline bolognesi, raccontando un viaggio tra la città e la provincia.
Dall’amore che si consuma in una notte di Techno pastorale, si passa all’abbandono e l’oblio sublimati nelle dipendenze in Per non pensare + a te: sentimenti e sensazioni sottolineate anche da un glissando del sintetizzatore, che simula una caduta. Cruda la denuncia sociale di Pestaggio nei cui versi finali rientra una citazione di Antonio Gramsci; molto forti invece i riferimenti alla musica dei Depeche Mode e dei Joy Division in My future is you e Paesaggi disordine. Intima ed essenziale Sui cassonetti hai scritto, dove protagonista è la voce della cantante su un pianoforte suonato al computer. A chiudere il disco c’è Industrial, un brano di sola musica elettronica che sembra proprio trasportarci in un universo siderurgico, i cui beat somigliano a delle martellanti percussioni di ferro sulle lamiere: più che un brano, dei veri e propri titoli di coda di un film.
Futuro splendido è un disco che va oltre il concetto di musica perché sembra disegnarsi davanti agli occhi di chi ascolta con le sue colline emozionali: un vero e proprio viaggio mentale fatto di alterazioni nelle quali perdersi.