Max Penombra e Visioni di Cody Restate come siete
2023 - Delta - Ramificazioni Culturali
#Max Penombra e Visioni di Cody #Emergenti#Alternative #Rap ##rock ##indie
Il duo formato dal rapper Max Penombra e la band rock cantautorale Visioni di Cody il 20 ottobre dello scorso anno rendevano disponibile il loro nuovo album per Delta - Ramificazioni Culturali: si tratta di Restate come siate, che attraversa tutta l’Emilia Romagna.
Si parte con Bologna Mare, in cui il protagonista si trova in stazione di Bologna Centrale per prendere un treno ad alta velocità, ma non è importante la destinazione; infatti la sceglie in modo casuale. Si gioca ad armi pari in una vasca ricolma di Campari e digestivi di vario genere dove si attende che qualcuno li possa salvare. Con una batteria dal ritmo cadenzato ed un fresco piano distorto, cercano di scappare dalla città; li aspettano altre cinquanta persone per una festa. Più riflessiva è Scrivi Quando Party in cui una cassa dritta accompagna l’ascolto per tutta la durata. La voce narrante vorrebbe abbracciare qualcuno che di cui non conosce nemmeno il nome, ma è meglio fare qualche origami con dei fogli di carta. Forse è meglio scrivere quando parte, oppure continuare a fare rime. La paura di non essere interessante lo blocca; invece, quando ha tra le mani penna ed inchiostro, riesce ad esprimersi. I vari synth aggiungono ansia che poi ritroviamo nell’urgenza di scrivere testi, dopo due anni in cui nemmeno ci prova.
Con una produzione nettamente più dura e cadenzata arriva Chiusino – 2023, un racconto di quando doveva stare rinchiuso in casa. Tra telegiornali, le pieghe del cuscino e gli spicci persi, non resta che addormentarsi; ora che non riesce a collegare pensiero ed azione, chi gli sta a fianco risulta solo un’ulteriore distrazione. Grazie ad un’atmosfera rockeggiante si viaggia: infatti in Ragazzo di New York i ragazzi si lasciano abbandonare alla tentazione di rubare un portafoglio. Ora che Cesena inizia ad assomigliare alla Grande Mela, ha il cuore in mano e in tasca una lama per ferire chi tenta di allontanarsi. Non capisce cos’è diventato, ma pensa di essere aperto verso il mondo.
Il momento nostalgia arriva con Le Colonie, in cui ricordano le tante estati passate sulla riviera adriatica. Se all’inizio vi è una batteria appena accennata, è solo un’illusione dalla breve durata; infatti, con l’entrata in scena dei bassi, è subito il mese di luglio. L’estate però finisce presto e si contano i giorni che li separano dalla prossima stagione; così le colonie sotto il sole cocente diventano un pezzo del loro cuore, come il caldo che non risparmia aspetti negativi e forse per questo da rivalutare. In Settembre si inizia a fare i conti con le scelte da prendere tra scuola, lavoro e il viaggio in Australia al ritmo di reggae; 203 Cose Su RA è un viaggio caotico verso Ravenna: il tavolo del bar è prenotato e il Margarita li attende. Bassi e batteria si rifanno al pezzo precedente, ma più cupi. L’ep termina con Déjeuner Sur L’Herbe, un brano dal mood crepuscolare dove spiccano piano distorto, batteria e tromba per narrare i dubbi esistenziali post-serata.
Con questo sodalizio artistico Max Penombra e Visioni di Cody descrivono sia il contesto da cui provengono sia quella leggera malinconia del tempo finito; la fusione tra rap e indie aggiunge quella profondità che non stanca l’ascoltatore, trascinandolo nella narrazione.
Si parte con Bologna Mare, in cui il protagonista si trova in stazione di Bologna Centrale per prendere un treno ad alta velocità, ma non è importante la destinazione; infatti la sceglie in modo casuale. Si gioca ad armi pari in una vasca ricolma di Campari e digestivi di vario genere dove si attende che qualcuno li possa salvare. Con una batteria dal ritmo cadenzato ed un fresco piano distorto, cercano di scappare dalla città; li aspettano altre cinquanta persone per una festa. Più riflessiva è Scrivi Quando Party in cui una cassa dritta accompagna l’ascolto per tutta la durata. La voce narrante vorrebbe abbracciare qualcuno che di cui non conosce nemmeno il nome, ma è meglio fare qualche origami con dei fogli di carta. Forse è meglio scrivere quando parte, oppure continuare a fare rime. La paura di non essere interessante lo blocca; invece, quando ha tra le mani penna ed inchiostro, riesce ad esprimersi. I vari synth aggiungono ansia che poi ritroviamo nell’urgenza di scrivere testi, dopo due anni in cui nemmeno ci prova.
Con una produzione nettamente più dura e cadenzata arriva Chiusino – 2023, un racconto di quando doveva stare rinchiuso in casa. Tra telegiornali, le pieghe del cuscino e gli spicci persi, non resta che addormentarsi; ora che non riesce a collegare pensiero ed azione, chi gli sta a fianco risulta solo un’ulteriore distrazione. Grazie ad un’atmosfera rockeggiante si viaggia: infatti in Ragazzo di New York i ragazzi si lasciano abbandonare alla tentazione di rubare un portafoglio. Ora che Cesena inizia ad assomigliare alla Grande Mela, ha il cuore in mano e in tasca una lama per ferire chi tenta di allontanarsi. Non capisce cos’è diventato, ma pensa di essere aperto verso il mondo.
Il momento nostalgia arriva con Le Colonie, in cui ricordano le tante estati passate sulla riviera adriatica. Se all’inizio vi è una batteria appena accennata, è solo un’illusione dalla breve durata; infatti, con l’entrata in scena dei bassi, è subito il mese di luglio. L’estate però finisce presto e si contano i giorni che li separano dalla prossima stagione; così le colonie sotto il sole cocente diventano un pezzo del loro cuore, come il caldo che non risparmia aspetti negativi e forse per questo da rivalutare. In Settembre si inizia a fare i conti con le scelte da prendere tra scuola, lavoro e il viaggio in Australia al ritmo di reggae; 203 Cose Su RA è un viaggio caotico verso Ravenna: il tavolo del bar è prenotato e il Margarita li attende. Bassi e batteria si rifanno al pezzo precedente, ma più cupi. L’ep termina con Déjeuner Sur L’Herbe, un brano dal mood crepuscolare dove spiccano piano distorto, batteria e tromba per narrare i dubbi esistenziali post-serata.
Con questo sodalizio artistico Max Penombra e Visioni di Cody descrivono sia il contesto da cui provengono sia quella leggera malinconia del tempo finito; la fusione tra rap e indie aggiunge quella profondità che non stanca l’ascoltatore, trascinandolo nella narrazione.
