La Californie<small></small>
Rock Internazionale • Songwriting • rock, blues, jazz, pop, folk rock, AOR

Max Meazza La Californie

2018 - La Californie Records / IRD

02/08/2018 di Gianni Zuretti

#Max Meazza#Rock Internazionale#Songwriting #Ben Sidran #Leonard Wolf #Gary Dayton Hill #Amber Sweeney #Ben Babylon #Joshua Kadison #Shannon Callihan #Nicola Demontis #Nick Feldman

Max Meazza, songwriter di  Milano ma con il cuore preso in leasing dalla California, insiste,  incurante della rotazione terrestre, nel tenere i piedi ben piantati nella West Coast e lo fa grazie alla  produzione di tanta buona musica che ci dispensa, a scadenze regolari, da oltre quarant’anni. Se in Italia c’è un artista in grado di scrivere una grande canzone che si avvicini al gusto,  ai canoni e che non sfiguri al confronto della cosiddetta Westcoast/AOR/Soft rock, che ha nei suoi massimi ed originali  interpreti gente come  Bill LaBounty, Marc Jordan e Robbie Dupree su tutti, quello è proprio Meazza che da sempre aggiunge a quegli stilemi anche il credo nel folk rock abrasivo di John Martyn e la leggerezza del songwriting di James Taylor, per un cocktail finale di grande impatto emotivo.

In questo nuovo lavoro, La Californie, il nostro Max idealmente riproduce quel mondo che si affaccia al “balcone del Pacifico”, che tanto ci ha affascinato per decenni, surrogandolo con quella che senza dubbio è la California d’Europa, ovvero la Cote d’Azur, e da qui il titolo a là francese. Nel sogno, Max ci fa viaggiare sulla Grand  Corniche, a bordo di una Mustang GT Cabrio dei ’70, evocando panorami mozzafiato e fresca brezza schiacciata in volto, per una sintesi perfetta della sua musica.

Per la bisogna l’artista sfodera alcune cover pescate con sapienza in repertori di compositori minori (es.: Nick Feldman, Ben Sidran, Joshua Kadison, Gary Dayton Hill ) che fa totalmente proprie nobilitandone l’impiego ma è con le canzoni a sua firma che lascia un gran segno e questo la dice lunga sulla notevole e intatta capacità di scrittura di Meazza. Ecco allora che Dark Stars una tenue e sognante  ballata (ospite Leonard Wolf alle tastiere) si pone tra i classici di Max, quasi al pari della straordinaria Alaska (su West Coast Hotel, 2006), e il bluesaccio con spinte jazz Present At My Door, che il nostro canta con una voce ruvida memore di tante sigarette bruciate in passato. A seguire Insensitive, che dire, uno standard Meazziano da pelle d’oca.

Non si farebbe un buon servizio alla segnalazione del disco se non si menzionasse il demiurgo degli strepitosi arrangiamenti, scudiero da tempo di Meazza, il giovane e talentuosissimo (troppo sconosciuto!) Nicola Demontis, un trentenne fiorentino d’adozione che suona la chitarra come Knopfler,  ma si occupa anche di batteria, basso e mille lavorii al synth, bello e raffinato il suo tocco chitarristico in generale, specie su Sad Clown (altro bel brano originale), grande Nicola! Di qualità anche gli ospiti, oltre al già citato Wolf, le belle voci di Amber Sweeney, Shannon Callihan e le Fender Rhodes di Ben Babylon, per un disco che può essere giusta colonna sonora delle vacanze.

Max Meazza, un bravo songwriter che ha commesso un solo errore, quello di non essersi trasferito, a metà ’70 con i suoi Pueblo, nella Promised Land, oggi avremmo, potete starne certi, una firma oltre oceano che ci farebbe gonfiare il petto per l’orgoglio, purtroppo a nulla vale che i suoi dischi siano stampati e apprezzati in Giappone!

Track List

  • La Californie
  • To Live and Die in L. A.
  • Dark Stars (feat. Leonard Wolf)
  • Mitsubishi Boy
  • Present at My Door
  • Insensitive
  • Our World Our Times (feat. Amber Sweeney)
  • Loving Arms (feat. Shannon Callihan)
  • Sad Clown
  • Picture Postcards from La
  • Devil in You Son (feat. Ben Babylon)

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