Dimidiam<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • Etno acustico

Massimiliano Milesi e Giacomo Papetti Dimidiam

2023 - Da Vinci Jazz

28/07/2023 di Vittorio Formenti

#Massimiliano Milesi e Giacomo Papetti #Jazz Blues Black#Jazz

Duo di eccellenza questo composto da Giacomo Papetti, bassista e compositore bresciano, e Massimiliano Milesi, sassofonista e compositore bergamasco, entrambi molto attivi sulla scena nazionale del jazz contemporaneo ed aperti ad influenze che vanno dall’accademia contemporanea all’undergorund, dal folk al rock, dal blues al funk.

Strumentisti che operano sia come leader che come session men hanno accumulato esperienze a tutto tondo, maturando sensibilità sia tecniche che artistiche tali da consentir loro di maneggiare il pentagramma in tutte le direzioni. 

Il titolo scelto, parola latina che significa “mezzo (o metà)”, ben sintetizza lo spirito di un lavoro rigorosamente acustico, tutto giocato sulla ripartizione dei ruoli, sulle sfumature e su lacerti ricchi di richiami.

La struttura potrebbe essere avvicinata a quella di una suite segmentata da interludi tanto ridotti quanto efficaci  nel separare e nel sorprendere, a testimonianza di una visione generale organica.

I brani, tutti originali, sono di durata breve e invitano ad un ascolto continuo, cullato da dinamiche soffuse e da timbriche strumentali non ortodosse.

Il basso acustico di sovente evoca un suono chitarristico sia per altezza che per agilità del tocco e dell’arpeggio, a beneficio di una comunicazione più diretta.

Il sax è generalmente soffiato con delicatezza, allontanadosi dalla usuale corposità sonora ed avvicinandosi alla leggerezza del tocco delle corde.

Si ha quindi l’impressione di una precisa ricerca sonica immersa in un approccio cameristico sobrio ed arricchito da influenze di diverso tipo. Si va dal folk mediterraneo a echi latini, da ritmiche vagamente afro a impasti contemporanei, il tutto offerto con estrema raffinatezza.

Questa ricchezza di spunti conferisce vitalità a quella che avrebbe potuto facilmente scivolare in una vuota eco eterea, ripetitiva e stucchevole.

Il duo si trova completamente a suo agio nelle interazioni sempre molto flessibili e chiare, proposte su di uno spettro di frequenze limitato, quasi modale, ma sfruttato fino in fondo.

Secondo chi scrive di particolare fascino sono gli interludi, per l’effetto di equilibrata variazione che introducono nella sequenza dei brani con l’effetto di richiamare l’attenzione dell’ascoltatore per poi riaccompagnarlo nei passaggi successivi.

Un lavoro del tutto inusuale, come si suol dire “diverso dal solito”, accessibile, ma non banale come accade nei casi in cui chi si propone ha le idee chiare.

Track List

  • Forest Trails
  • Michele
  • Primo interludio
  • Beforetrue
  • La mia ombra alla tua bocca
  • Secondo interludio
  • The Curious Anastomosis of the Web of Thoughts
  • C&rsquo;era l&rsquo;acca
  • Terzo interludio
  • Madrigal
  • Find a Light
  • Quarto interludio
  • The Rage Song
  • Sheaf of Stillness
  • Quinto interludio
  • The Sound of the Bees
  • YI
  • Sesto interludio
  • Countryside Afternoon
  • Chiosa