Un mistero di sogni avverati - Massimiliano Larocca canta Dino Campana <small></small>
Italiana • Canzone d`autore • Folk

Massimiliano Larocca Un mistero di sogni avverati - Massimiliano Larocca canta Dino Campana

2016 - Brutture Moderne / Audioglobe

13/05/2016 di Laura Bianchi

#Massimiliano Larocca#Italiana#Canzone d`autore #Dino Campana #Riccardo Tesi #Antonio Gramentieri #Diego Sapignoli #Nada #Gianfilippo Boni #Hugo Race

Per chi scrive, è un'autentica emozione vedere palpitare questo disco, Un mistero di sogni avverati, in gestazione da  quindici anni. In una sera milanese di più di dieci anni fa, Massimiliano Larocca aveva proposto alcuni brani tratti da Canti Orfici, opera capitale della poesia del Novecento di un immenso maestro, tanto ispiratore quanto misconosciuto ai suoi tempi, Dino Campana. Già allora quei brani brillavano di luce intensa e magnetica. Ma i tempi non erano maturi. Intanto, Marco Paolini prendeva due brani di Campana per inserirli nel suo Sputi; intanto, Larocca creava altri dischi, intesseva collaborazioni prestigiose. Intanto, il progetto maturava.

Poi, a cent'anni dalla pubblicazione di Canti Orfici, la svolta: e nel 2015, in soli tre giorni, in presa diretta, viene alla luce un disco imprescindibile per quanti amano la musica d'autore e la poesia. Per realizzarlo, e per dare forma all'inedita fusione fra sentimento popolare e raffinatezza intellettuale dell'opera di Campana, Larocca si è avvalso della preziosissima esperienza, del gusto e della sensibilità di un autentico fuoriclasse, Riccardo Tesi, il cui organetto diatonico è presente nei dischi più belli dei cantautori italiani, da De André a Fossati, da Gaber a Testa. Ma non bastava: per dare spessore alle visioni psichedeliche del poeta di Marradi, assiduo frequentatore, oltre che del mondo poetico, anche degli ospedali psichiatrici, sono giunti in aiuto i suoni dei Sacri Cuori, band romagnola in equilibrio miracoloso fra sonorità vintage e avanguardia, con le punte di diamante della chitarra al fulmicotone di Antonio Gramentieri e la ritmica creativa e implacabile di Diego Sapignoli.

Al gruppo si aggiungono Gianfilippo Boni e altri artisti di grande rilievo, come Nada, che presta la sua inimitabile voce per l'interpretazione di La sera di fiera, Cesare Basile,  o l'ex Bad Seeds Hugo Race, autore di un indimenticabile cameo in Il russo, in cui Larocca dà prova di un impeccabile francese, per un brano emozionante. L'esistenza in vita di Dino Campana, tanto tormentata quanto ricca di grandezza, ha lasciato una traccia indelebile nell'immaginazione di Larocca, che interpreta con una totale messa a fuoco i versi del poeta, frutto di una frequentazione costante e di un'ammirazione autentica.

Ma è soprattutto l'impasto sonoro a colpire, nel disco: i versi delle poesie non sembrano altro rispetto alla musica, anzi, l'impressione è che i primi scivolino dentro la seconda, come in un vestito su misura, con gli echi della pazzia, della disperazione e dell'immarcescibile amore per la vita di Campana, perfettamente resi in vibrazioni tonali e armoniche, ora nei tocchi della chitarra allucinata di Gramentieri, ora nelle note antiche dell'organetto di Tesi, ora nelle percussioni precise di Sapignoli.

Il risultato è un'opera dalla bellezza rarefatta e concreta insieme, che, una volta gustata, non abbandona più; le visioni di Campana, per chi non le conosceva ancora, diverranno un viatico prezioso; e, per chi le conosceva, acquistano uno spessore molto più significativo. Valeva la pena attendere quindici anni, se il risultato è tanto entusiasmante.

 

Track List

  • La petite promenade du poète
  • Une femme qui passe
  • Batte botte
  • Poesia facile
  • La sera di fiera
  • Vi amai nella città dove per sole
  • L`invetriata
  • Fantasia s`un quadro d`Ardengo Soffici
  • Tre giovani fiorentine camminano
  • Il russo
  • Barche amorrate
  • Genova
  • In un momento

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